MONTALTO –  La casa di riposo per anziani Villa Ilvana finisce sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri della stazione di Montalto di Castro e dei Nas di Viterbo. In questi giorni gli inquirenti stanno infatti ascoltando i dipendenti della struttura per capire come siano organizzati i turni di lavoro, gli incarichi, come siano somministrati i farmaci e se all’interno siano ospitate persone non autosufficienti, contrariamente a quanto prevede la legge. L’indagine è partita a novembre su richiesta della Procura di Civitavecchia che vuole fare chiarezza sul funzionamento della struttura, dopo che un gruppo di dipendenti del polo sanitario si è presentato dal sindaco Sergio Caci per metterlo al corrente di presunte irregolarità. A colloquio anche chi gestisce Villa Ilvana, il presidente della Fondazione Omnia Onlus Paolo De Angelis, il quale si presentò dal primo cittadino con sostanziosi argomenti di chiarimento. Anche alcuni dipendenti della stessa struttura a novembre assicurarono a Caci di operare in assoluta osservanza della normativa e del contratto nazionale del lavoro. Ma la Procura ha deciso di scandagliare a fondo tutta la macchina organizzativa di Villa Ilvana. Le indagini, ancora in fase embrionale, vanno avanti spedite e gli inquirenti hanno già ascoltato ausiliari, infermieri e operatori di base. A chiedere chiarezza, del resto, sono anche gli esponenti dell’opposizione. Ultimo in ordine di tempo l’ex sindaco Salvatore Carai che ha chiesto la convocazione di un consiglio da hoc. L’opposizione chiede infatti di fare chiarezza sul rapporto, in essere dal 2010, tra Comune e gestori della casa di riposo.