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    Sanità
    10 Gennaio 2013
    Pronto soccorso nuovo: ma manca il personale

    CIVITAVECCHIA – Da oggi è ufficialmente operativo il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Chiusa definitivamente la vecchia struttura che andrà ora riqualificata. La passata dirigenza sanitaria pensava di poterla utilizzare per realizzare una serie di ambulatori, spostare al piano terra la dialisi, per agevolare i pazienti, trasferire l’ambulatorio di ortopedia e la sala gessi, attualmente al quarto piano. Questa mattina il sindaco Pietro Tidei, accompagnato dal delegato alla Sanità Flavio Magliani, ed il presidente della Fondazione Ca.Ri.Civ. Vincenzo Cacciaglia, insieme al consigliere Enrico Iengo, hanno effettuato una visita inaugurale, per verificare di persona il corretto funzionamento della struttura. Si tratta di un’area completamente diversa dal vecchio pronto soccorso, con doppia sala triage, locali suddivisi per codici bianchi, verdi e rossi, camere singole per le visite, astanteria, sala d’attesa e servizi per il personale. Un corridoio che porta direttamente alla terapia intensiva, in attesa di essere attivata, ed accesso diretto ai reparti. Ma, come si dice, “l’abito non fa il monaco”. Sono diverse le criticità da risolvere. “Nell’immediato – ha spiegato il primario Barbara D’Andrea – un incremento di risorse umane. Così è difficile lavorare: ci servirebbe un medico ed almeno 3 infermieri già formati, come quelli che avevamo fino a dicembre e che, a tempo determinato, non sono stati rinnovati. Oggi i locali sono disposti in modo tale che è difficile riuscire a gestire tutto in così poche persone. La richiesta è altissima, copriamo un territorio molto ampio: controllare quindi tutti i pazienti e tutti i locali non è semplice”. E poi mancano docce per il personale, arredamenti, una sala pediatrica, un posto di polizia nei pressi dell’ingresso; si attende poi l’arrivo di due flussimetri. Per gli arredamenti e per materiale per la struttura il primario ha già presentato una “lista” alla Fondazione Cariciv, che si è subito attivata, anche se la spesa è stata superiore a quella prevista. “Ma ci siamo resi conto – ha spiegato il presidente Cacciaglia – dell’esigenza e dell’importanza della struttura: ben volentieri abbiamo dato e continueremo a dare una mano al pronto soccorso e, in generale, all’ospedale: tra pochi giorni, ad esempio, inaugureremo la chirurgia e abbiamo acquistato un fluorangiografo per oculistica. Magari, con una sinergia con le altre forze del territorio, si riuscirà a risolvere in due, tre anni tutti i problemi del San Paolo”. Il sindaco Pietro Tidei si è detto pronto ad incontrare, a breve, il nuovo commissario regionale Palumbo, “al quale – ha spiegato – dobbiamo chiedere assolutamente personale. In un posto come il pronto soccorso non è tollerabile avere carenza di medici ed infermieri”. Secondo il commissario della Asl RmF Camillo Riccioni, le criticità rappresentate dal primario del pronto soccorso Barbara D’Andrea, “sono frutto – ha spiegato – di una prolungata assenza di governo aziendale e da una eccessiva frettolosità , nel recente passato, di procedere ad inaugurazioni di scatole vuote. La sanità – ha aggiunto – è materia troppo complessa per provvedimenti spot e politicizzati in assenza di logica e programmazione sanitaria”.