CIVITAVECCHIA – Niente più assistenza domiciliare ai ciechi con pluri-handicap da parte del Centro Regionale S. Alessio-Margherita di Savoia per i Ciechi. E l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Civitavecchia è pronta a scendere in campo anche con «manifestazioni estreme, come l’occupazione e l’autogestione del centro». A causare la sospensione totale del servizio le difficoltà economiche della struttura. «Malgrado possieda un immenso patrimonio immobiliare – spiegano dall’Unione Italiana dei Ciechi – che rende circa 5 milioni 500 mila euro l’anno, ha registrato un pesante passivo di circa 12 milioni. Nel corso dell’anno – prosegue il presidente Mario Sartorelli – è stata assunta una quantità innumerevole di impiegati amministrativi, assolutamente non necessaria alla gestione dell’Ente. Le entrate, che dovrebbero essere impiegate in attività a favore dei ciechi, sono utilizzate quasi totalmente per retribuire questo personale. A questo si aggiunga l’irresponsabile comportamento della Giunta regionale che non versa al Centro i fondi stanziati e previsti per l’assistenza alle persone con pluri-handicap».E dall’associazione lanciano un appello ai candidati alla Presidenza e al Consiglio della Regione Lazio «affinché nei loro programmi possano trovare la giusta attenzione le problematiche delle persone disabili e delle loro famiglie. I ciechi e gli ipovedenti – conclude il presidente dell’Associazione – sono una minoranza sociale che non sta chiedendo privilegi, ma il diritto costituzionale allo studio, all’assistenza e alla riabilitazione finalizzata all’inclusione sociale».
Sanità
23 Gennaio 2013
Eliminata l'assistenza domiciliare ai ciechi