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    Cronaca
    4 Marzo 2013
    Farmacia: la raccolta di firme approda sul tavolo del Prefetto e della Corte dei Conti

    MONTALTO – Ferma condanna da parte del Comitato cittadino ‘‘Giù le mani dalla farmacia’’ di Montalto nei confronti dell’atteggiamento tenuto dalla maggioranza in merito alle firme raccolte contro la vendita della farmacia comunale. Questo è quanto emerso nel corso della conferenza promossa dal Comitato stesso che si è svolta venerdì presso il complesso monumentale di San Sisto.  La conferenza è stata indetta «per portare a conoscenza dei cittadini di Montalto e di Pescia gli ultimi ed incresciosi avvenimenti sulla vicenda. Il portavoce del Comitato, dottor Quintiliani, ha informato sulla scelta dell’amministrazione comunale ed in particolare del sindaco Sergio Caci, di buttare nel cestino le 1097 firme di cittadini contrari alla vendita ai privati della farmacia comunale». «Una decisione assurda e motivata con futili e improbabili difetti burocratici – tuonano dal Comitato – che non coglie il senso di una volontà popolare largamente espressa e tradisce totalmente il desiderio di partecipazione e coinvolgimento della comunità. Per questo è stato chiesto, in nome di una battaglia civica e non politica nel difendere un bene pubblico, ai cittadini ed alle associazioni, ai partiti ed ai movimenti, di unirsi al Comitato in una ferma condanna all’atteggiamento tenuto dalla maggioranza». Appello a cui hanno aderito, con la firma in calce ad un manifesto comune, il Comitato Montalto, Rinnovamento Pescia, Passione Civica, il Partito Democratico, Etruria Radicale e L’Idealista. Allo stesso tempo è stato deciso di inviare copia delle firme raccolte al Prefetto ed alla Corte dei Conti per una valutazione sulla legittimità della petizione popolare e sulle scelte del Sindaco. Da tutti è stato preso l’impegno a ripresentare le firme strettamente necessarie affinché venga fatta in consiglio comunale una discussione sulla base della petizione popolare. La quale non si fermava alla sterile critica su una decisione comunque ritenuta assurda, ma avanzava proposte quale il potenziamento dei servizi offerti dalla farmacia comunale come, ad esempio, la possibilità di essere integrata con il CUP, il ritiro di referti ospedalieri, consegna farmaci a domicilio ed autoanalisi del sangue. Pur di lasciare nelle disponibilità della comunità un bene di straordinaria rilevanza sociale è stata presa in considerazione anche la possibilità dell’acquisto da parte dei cittadini di Montalto e Pescia di quote sociali della farmacia dando vita ad un azionariato popolare. Emerge dunque dal basso una domanda di chiarezza all’Amministrazione sulla quale si attende una risposta stavolta attenta alla sostanza e non alla forma».