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    Cronaca
    8 Marzo 2013
    Impronte d'animale a Vulci: è giallo

    MONTALTO – Giallo a Vulci per il ritrovamento di grosse impronte d’animale. I tecnici della Mastarna, la società che gestisce il parco archeologico, hanno rinvenuto sulle sponde del fiume Fiora alcune grandi impronte di animale. Sembrerebbe che la strana creatura si aggiri tra le antiche tombe etrusche e gli scavi archeologici, dove il personale del parco sta lavorando da alcuni mesi. Da un primo riscontro, le tracce rinvenute somiglierebbero a quelle di una pantera, il felino più volte avvistato negli ultimi anni in tutta la Tuscia, ma forse è probabile che si tratti di un pastore maremmano. Il fatto secondo alcuni potrebbe essere collegato alle carcasse di pecora trovate da alcuni agricoltori del luogo. Il primo ritrovamento è stato segnalato da Torre Crognola, al confine con la Toscana: un agricoltore ha rinvenuto un ovino sbranato ed escluderebbe sia opera di un cinghiale. Identica segnalazione in località Pian di Maggio, a pochissimi chilometri dal parco archeologico di Vulci. Il direttore della Mastarna Carlo Casi, per togliere ogni dubbio, ha inviato le foto delle impronte ad Antonio Baragliu, direttore tecnico della Selva del Lamone (la riserva naturale regionale preposta ai controlli ambientali lungo la valle del fiume Fiora). Da una prima analisi fotografica, le impronte sembrerebbero appartenere a quelle di un grosso pastore maremmano. (a.r.)