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    Cronaca
    29 Marzo 2013
    Tomba principesca: trovati prestigiosi oggetti

    MONTALTO – Nuovi eccezionali ritrovamenti nel parco archeologico di Vulci che apre importanti scenari culturali nel territorio di Montalto. Continuano infatti le scoperte archeologiche all’interno del parco, dopo quelle avvenute l’altro giorno nell’area della necropoli dell’Osteria, dove è stata rinvenuta una tomba principesca dal grande valore storico e culturale. Oggetti in oro di estimabile valore, olle, ceramiche e vasi sono infatti venuti alla luce in queste ore. Gli archeologi della Mastarna, l’ente gestore del parco stesso, stanno scavando senza sosta per portare alla luce i numerosi reperti di origini etrusco-corinzie e di fabbricazione fenicia. La nuova tomba è stata scoperta vicino a quella della sfinge, rinvenuta nel dicembre del 2011 che oggi è ancora oggetto di scavo. Gli archeologi, in collaborazione con la soprintendente per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, Alfonsina Russo, e il Comune di Montalto, hanno rilevato nell’area della necropoli dell’Osteria la presenza di monumentali ipogei e di numerose tombe a fossa, tra le quali sono state individuate tre sepolture risalenti alla prima metà del VII secolo a. C. Di queste, due sepolture – un’incinerazione maschile ed un’inumazione femminile – collocate in posizione ravvicinata, potrebbero riferirsi ad un unico nucleo familiare. I corredi fanno presupporre che i defunti siano stati personaggi dell’alta aristocrazia locale. Nella sepoltura maschile sono stati infatti rinvenuti una punta di lancia in ferro, una Ktyle (coppa) in lamina di bronzo, un anellino in bronzo, e alcuni elementi in ferro probabilmente pertinenti a spiedi. Dalla sepoltura femminile, gli archeologi hanno invece trovato tipici oggetti appartenenti al mondo muliebre, quali fuseruole, grani sferici di collana in oro e frammenti pertinenti a fibule in bronzo e ferro. In entrambe le sepolture, il ricco corredo presenta inoltre le olle a rete di produzione locale, alcune ceramiche d’impasto e dei vasi con decorazione geometrica. La terza sepoltura ha inoltre restituito, oltre ad alcuni frammenti di lama in ferro, anche alcune ceramiche d’impasto, una coppa a decorazione geometrica, alcuni piattelli rossi e le caratteristiche olle a rete. «I reperti che stiamo portando alla luce – spiega il direttore di Mastarna, Carlo Casi – saranno restaurati nei nostri laboratori ed esposti nel nuovo museo che il Comune di Montalto sta per realizzare. Tutto questo lavoro grazie anche ai fondi che la Regione Lazio ha stanziato in questi anni». (a.r.)