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    Cronaca
    10 Aprile 2013
    Stupro di gruppo, il ministro Severino chiede le carte del processo

    MONTALTO – Stupro di gruppo a Montalto: il ministro della Giustizia Paola Severino ha chiesto le carte del processo dopo l’interrogazione urgente delle deputate del Pd, Silvia Fregolent, Marina Berlinghieri e Lorenza Bonaccorsi, che nei giorni scorsi hanno chiesto l’invio degli ispettori presso il tribunale per i minorenni di Roma per verificare le motivazioni che hanno indotto i giudici a bloccare il processo a carico degli otto ragazzi imputati di violenza sessuale su una giovane, all’epoca dei fatti 15enne, di Tarquinia, e di concedere loro, per la seconda volta, il beneficio della messa in prova. Una circostanza questa che di fatto determina un nuovo stop al processo proprio quando era imminente la sentenza. L’episodio in questione avvenne nella pineta di Montalto Marina, la notte tra il 31 marzo e il primo aprile del 2007, e da allora la vittima e la sua famiglia, ma anche gli otto giovani imputati, non hanno più avuto pace, tra il processo in tribunale e quello mediatico. E il caso torna adesso alla ribalta nazionale. Il ministro in queste ore  si sarebbe detto pronto a valutare come e perché il tribunale abbia disposto questo provvedimento della messa in prova. Ma lo stop arriva proprio dalla giovane vittima. La ragazza, quando ha saputo che il pm Paolella, che aveva chiesto di condannare gli stupratori, poteva impugnare la decisione della messa in prova,  ha scritto una lettera pregandolo di non farlo. “Non faccia ricorso, dottore – avrebbe scritto la ragazza – Sono sei anni che non vivo. Non ce la faccio più”. La giovane tarquiniese vuole infatti voltare pagina. Grandi nomi dell’avvocatura le hanno proposto di scrivere il ricorso gratis. Da Carlo Taormina a Giulia Bongiorno. Più un gruppo di giovani avvocati viterbesi, disposti anche loro a lavorare gratis. Ma la ragazza ha declinato tutte le offerte. Ora, però, l’intervento del ministro Severino rischia di rimettere tutto in questione. (a.r.)