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    Sanità
    15 Aprile 2013
    Clinica Siligato, chiesto un incontro a Marrazzo<br />

    CIVITAVECCHIA – Anche la clinica Siligato, così come le altre 20 cliniche private a rischio chiusura, ricorre al Tar contro la delibera della Giunta regionale, relativa alla revoca dell’accreditamento per le strutture con un numero di posti letto inferiore ai 90 e occupate in misura inferiore all’85 per cento. In mattinata il corteo a Roma, al quale hanno partecipato i dipendenti della struttura locale, e nel pomeriggio il vertice a Palazzo del Pincio, convocato dal sindaco Moscherini per discutere delle misure da intraprendere in un momento in cui, tra l’altro, la sanità privata ha già altri problemi da affrontare. «La potenziale perdita di 60 posti di lavoro – ha spiegato – rappresenta una prospettiva inaccettabile, cui si aggiungerebbe la dispersione di un patrimonio professionale acquisito nel corso degli anni e quindi di un punto di riferimento per l’utenza». E’ stato poi il manager della Asl RmF Marco Biagini a sottolineare come il deficit accumulato dalla sanità regionale è tutto dovuto alla gestione della sanità romana. «La nostra Asl – ha aggiunto – ha una cifra a disposizione per il personale inferiore a quella di tutte le altre e c’è una evidente carenza di posti letto». E mentre il presidente Marrazzo spiega di avere autonomia finanziaria solo fino al 30 settembre, aggiungendo che «dopo questa data c’è il rischio che il sistema si fermi», e chiedendo quindi al Governo di sostenere il piano e lo sblocco di circa 5 miliardi di euro, Comune ed Asl verificheranno la possibilità di ricorrere al fianco della clinica Siligato al Tar contro la decisione della Pisana. Il sindaco Moscherini intanto, insieme agli altri sindaci del comprensorio, chiederà con le organizzazioni sindacali un incontro urgente al presidente Marrazzo, soltanto sulla situazione specifica della clinica cittadina. Clinica che, come proposto dai sindacati dei pensionati, potrebbe essere destinata alla riabilitazione e all’attività medica post-acuzie per evitare la chiusura.