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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Furti e rapine: tredici in manette

    MONTALTO DI CASTRO – Un arresto anche a Montalto di Castro nell’ambito di una vasta operazione dei carabinieri per rapine e furti avvenuti nel grossetano.
    In tutto tredici persone, di origine sarda, sono state sottoposti al provvedimento di custodia cutelare in carcere. Gli arrestati, tranne due, sono finiti in carcere in esecuzione di misure cautelari emesse dal gip di Grosseto.
    Tutti gli arresti sono stati eseguiti in Toscana, Lazio e Sardegna. Eseguite anche due misure dell’obbligo di dimora.
    Tra le persone finite nel mirino dei militari c’è proprio Antonio Calia, 45enne residente a Montalto di Castro, nei confronti del quale è scattato l’obbligo di dimora.
    In manette anche altri due uomini residenti nella Tuscia: Raimondo Marras 51enne e Giovanni Meloni 41enne residenti entrambi a Tuscania. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di un fucile da caccia a canne mozze. Nell’operazione scattata all’alba di ieri, sono stati impegnati 300 carabinieri, tra cui anche quelli della caserma di Montalto di Castro e della Compagnia di Tuscania che hanno effettuato perquisizioni domiciliari.
    L’operazione dei carabinieri ha portato ad arresti e perquisizioni che hanno interessato le province di Grosseto, Siena, Viterbo, Sassari, Oristano e Nuoro.
    Nel corso del blitz sono stati sequestrati anche un detonatore esplosivo attivo con bossolo calibro 7,65 e tre passamontagna.
    Tra le tredici persone arrestate dai carabinieri ci sono anche due personaggi che qualche anno fa furono coinvolti in due famosi sequestri: si tratta di Francesco Biagio Zizi, 53 anni, residente in provincia di Grosseto, coinvolto nel rapimento dell’industriale Giuseppe Soffiantini, e di Gianfranco Moni, 48 anni, anche lui residente nel grossetano, e condannato a 17 anni per il rapimento di Esteranne Ricca.
    Le indagini, condotte dai militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Grosseto, sono partite dal colpo messo a segno ai danni di un furgone portavalori avvenuto il 3 novembre 2006 a Manciano in provincia di Grosseto. Due degli arrestati, secondo quanto emerso, sarebbero accusati di aver fornito appoggio logistico agli esecutori della rapina, che fruttò 300mila euro.
    L’inchiesta ha riguardato anche tre rapine in uffici postali e alcuni furti di vario genere, come attrezzature meccaniche e di greggi.
    Tra le accuse, contestate a vario titolo, oltre ai furti e alle rapine, ci sarebbe anche il possesso di armi.
    Ale.Ro.