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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    La Mastarna diventa una società pubblica

    TOMBAMONTALTO DI CASTRO – La Mastarna, società mista pubblico-privata diventerà esclusivamente pubblica con l’acquisto delle quote Arethusa. La decisione, votata nel consiglio comunale di martedì chiude un ciclo storico della società che gestisce il parco archeologico di Vulci. La nuova società opererà insieme a Canino – ente tra i firmatari della convenzione, insieme alla Regione Lazio, alla Soprintendenza e al ministero per i Beni Culturali – per la gestione e valorizzazione del parco archeo-naturalistico di Vulci. Ora la Mastarna potrà attivare una serie di iniziative che prima erano impedite dalla legge Bersani. In questi giorni però un brutto colpo arriva allo sviluppo turistico del territorio. La famiglia Torlonia, che attualmente possiede gli affreschi della Tomba di Francois, ha infatti fatto marcia indietro, rinunciando alla vendita, un bene definito da tutti gli studiosi essere dell’umanità e che deve tornare alla visibilità del mondo. Per l’acquisto erano pronti 7 milioni di euro, cifra stimata dopo alcune perizie fatte da esperti del settore. Il sindaco Salvatore Carai, nell’apprendere le decisioni dei Torlonia si è detto rammaricato. «Sono stati vanificati gli sforzi che avevamo fatto con la Regione e il Ministero – dice il primo cittadino castrense – per rientrare in possesso di questo bene che deve essere fruibile dall’umanità, per la bellezza unica e la storia che rappresenta. Quando furono esposti hanno visto la presenza di 33mila visitatori paganti in 6 mesi. Questo è un bene che deve rientrare in possesso dello Stato e quindi della comunità».