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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    La  Tlt inaugura il ''Centro Libera cultura''

    MONTALTO DI CASTRO – L’Associazione culturale “T.L.T. Tana Libera Tutti”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Montalto di Castro, annuncia per il giorno 24 aprile 2008 l’inaugurazione del nuovo centro culturale polivalente “Centro Libera Cultura”, che avrà sede presso lo stabile dell’ex mattatoio comunale, sito in via del Mattatoio, 7 a Montalto di Castro (VT). Il programma prevede, alle ore 18, il vernissage della mostra fotografica “Migranti” di Christian Sinibaldi, fotoreporter del “The Guardian” (info: www.christiansinibaldi.com). “Migrants”, titolo originale, è una sorta di viaggio dantesco alla scoperta delle terribili condizioni di vita dei braccianti agricoli africani nelle campagne calabre di Rosarno (RC). Le immagini di Sinbaldi danno risalto a quella che può essere considerata una crisi umanitaria a tutti gli effetti e che ha portato l’organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ad operare in zona. L’esposizione rimarrà in loco fino dal 24 aprile al 15 maggio. Ingresso Gratuito.*

    Seguirà, alle ore 19, la performance teatrale “Mother Language” di Francesco Cerra: uno spettacolo incentrato sul tema dell’incontro tra le differenti culture e messo in scena dalla Compagnia Teatrale Tetraedro di Viterbo, in collaborazione con il C.U.T. “La Torre”.

    L’Associazione “T.N.T. Tana Libera Tutti” sarà poi lieta di presentare il programma di incontri che caratterizzeranno l’attività del nuovo “Centro Libera Cultura” nel mese di maggio. Verranno proposti corsi gratuiti e incontri su temi differenti.

    * “Le immagini di Christian sono decisamente inusuali, il suo lavoro con dei modellini di plastica ambientati nelle strade di Londra ha inizialmente catturato la mia attenzione.

    Stavo cercando un fotografo per produrre dei lavori per il giornale che fossero più “arty” per dare una connotazione più sperimentale alle immagini che normalmente erano utilizzate nelle pagine del quotidiano. Proprio in quel momento, infatti, il giornale veniva ridisegnato e la fotografia avrebbe giocato un ruolo chiave; ho pensato che i lettori fossero pronti per immagini meno descrittive e più innovative.

    Christian ha provato la sua abilità nel produrre buona street photography, interessanti immagini di architettura ed eccellenti ritratti.

    Quando recentemente il giornale lo ha inviato in Italia per documentare gli immigrati clandestini ha prodotto un lavoro di fotogiornalismo veramente memorabile.”