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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Mastarna, Forza Italia vuole vederci chiaro

    MONTALTO DI CASTRO – Caso Mastarna: Forza Italia grida alla sofferenza di bilancio.”Abbiamo scritto e gridato così tanto su Mastarna – dicono i consiglieri comunali Sergio Caci, Consolata Piras e Marco La Monica – che ci sentiamo quasi sviliti a dover ripetere le stesse cose mentre la società affonda sempre di più”. I tre consiglieri azzurri ricordano che una delle prime decisioni della giunta Carai della scorsa legislatura “fu la ricapitalizzazione della società con esborsi milionari per il Comune di Montalto”. Alle dichiarazioni di soddisfazione del sindaco Carai, che parlava di sviluppo e rilancio della società, si contrapponevano quelle della Piras e La Monica, appoggiati dal consigliere Ds Sacconi (ex Sindaco nonché fondatore della Mastarna), che in quell’occasione manifestarono tutta la loro disapprovazione prevedendo “l’infausto destino della società”. Addirittura Sacconi senza mezzi termini parlò apertamente di “truffa”. Cominciò da lì l’agonia della Mastarna. Caci, Piras e La Monica, dopo aver visionato i bilanci (sempre negati dal Comune e reperiti presso la Camera di Commercio) e soprattutto le note dei Revisori non si spiegano “come gli attuali dirigenti continuino a lavorare e gestire la società di scavi archeologici. Invece di essere licenziati coloro che hanno fallito nella gestione della Società (gli Organi Dirigenziali della Società) a perdere il lavoro continuano ad essere gli operai”, dicono gli esponenti di Fi. “Dopo cambi di contratto, e licenziamenti, è  stata la volta della Cassa Integrazione per alcuni lavoratori di Mastarna, mentre ad altri operai il contratto scadrà a marzo con il rischio che non venga rinnovato. I bilanci Mastarna denotano una sofferenza prolungata negli anni e, aggravando ulteriormente la situazione, la società Arethusa continua a chiedere, con una lettera del dicembre 2006, il pagamento di fatture per un totale di 527.000 euro. Un’altra situazione anomala, inoltre, risalta nel fatto che il presidente di Mastarna è, guarda caso, anche il segretario comunale nonché direttore generale del Comune, con la duplice veste quindi di controllore e controllato. L’ultima operazione di “grande strategia” è stata la scissione della società Mastarna per attuare il decreto Bersani del 2006. Gli effetti li abbiamo cominciati a vedere.
    Dopo tutto questo sfascio, invece di vedere cacciati i dirigenti della società e dimissionata l’intera giunta Carai a venire attaccati sono sempre coloro che denunciano le malefatte di questi signori”. I consiglieri comunali di Forza Italia, Piras e La Monica, ricordano di come proprio loro furono querelati dalla Mastarna e dal Comune per aver sollevato e portato a conoscenza dei cittadini le gravi difficoltà in cui versava la società e per aver manifestato le preoccupazioni riguardo la salvaguardia della Mastarna e dei dipendenti operai.