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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Maxi rissa tra tunisini: cinque in manette

    CARABINIERIMONTALTO DI CASTRO – Maxi rissa tra immigrati nel centro storico di Montalto di Castro. I carabinieri della locale stazione a seguito di ripetute segnalazioni sono intervenuti per sedare una situazione che stava degenerando. Cinque stranieri, di nazionalità tunisina (O.S. 20 anni, R.A. 19 anni, A.B.A. 22 anni, R.H. 54 anni e R.M. 28 anni) sono stati arrestati. Il fatto è accaduto nella serata di lunedì in piazza Fontana Tonda. I militari della stazione di Montalto di Castro, avvisati telefonicamente, sono immediatamente intervenuti sul posto e, coadiuvati da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tuscania, hanno bloccato gli esagitati che erano in evidente stato di ebbrezza. Una animata discussione sarebbe scoppiata per futili motivi e rischiava di diventare molto violenta. Dalle parole, il gruppetto di nordafricani, è infatti passato ai fatti, iniziando a darsele di santa ragione. Sarebbero volate anche delle sedie usate come oggetti contundenti. Un vigilantes che si trovava nei pressi della piazza ha subito lanciato l’’allarme e sul posto si sono precipitati in forze i carabinieri della locale caserma guidati dal maresciallo Salvatore Bellino. Molti dei coinvolti hanno riportato lesioni personali, fortunatamente lievi, proprio grazie al tempestivo intervento dei carabinieri che sono riusciti a bloccare con la forza i litiganti. Durante i controlli dattiloscopici è emerso che uno dei 5, A.B.A., era ulteriormente gravato da un ordine di cattura sul territorio italiano emesso dalla questura di Modena per traffico internazionale di stupefacenti, mentre R.M. non era in regola con il permesso di soggiorno e quindi verrà espulso. Tutti sono stati associati al carcere di Civitavecchia, Borgata Aurelia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovranno rispondere dell’accusa di rissa. Ora i carabinieri di Montalto di Castro indagano per scoprire se la presenza del ricercato possa essere legata in qualche modo ad una rete di spacciatori attivi nella zona e se all’origina della discussioni ci fossero proprio ragioni legate alla droga.