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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Montalto, bagarre in consiglio sulla situazione finanziaria del Comune

    MONTALTO DI CASTRO – Bagarre in consiglio sui conti del Comune di Montalto di Castro. Durante l’assise, l’assessore al bilancio Vittorio Renzi  non ha risposto all’interrogazione presentata dal gruppo di Forza Italia con la quale si chiedeva se il Comune di Montalto di Castro avesse sforato il patto di stabilità. I seguaci di Berlusconi hanno anche chiesto se il Comune avesse utilizzato parte dell’anticipazione di cassa per colmare i debiti che l’Ente tuttora ha nei confronti dei fornitori e delle ditte locali. Dopo che l’assessore Renzi ha detto di non sapere se il Comune avesse sforato il patto di stabilità, affermando che l’Ufficio Ragioneria ancora stava verificando i dati contabili, il consigliere Caci ha ribattuto sostenendo che la maggioranza non può non rispondere ad una interrogazione e, soprattutto, non può non conoscere la reale situazione finanziaria del Comune. Il consigliere Marco Fedele di Alleanza Nazionale è intervenuto gridando allo scandalo accusando sia l’assessore che il presidente del consiglio Ansidoni di non rispondere alle interrogazioni e quindi di privare la minoranza di uno strumento di democrazia. “Non è possibile – ha affermato Fedele – che il Comune nasconda la situazione finanziaria debitoria in cui si trova non rispondendo ad una interrogazione. In particolare, perché se il patto di stabilità fosse stato sforato, come lascia intendere la mancata risposta, a rimetterci saranno i cittadini che pagheranno tasse supplementari”. Caci ha affermato che l’interrogazione era stata depositata già il 16 gennaio e che l’assessore aveva avuto tutto il tempo per avere la risposta dall’ufficio competente: “L’assessore Renzi, affermando che l’ufficio ragioneria ancora stava facendo i controlli contabili, ha mentito all’intero consiglio comunale”. “L’ufficio ragioneria a febbraio già conosce la situazione contabile dell’Ente, quindi è evidente la mala fede della risposta dell’assessore finalizzata solamente a nascondere la situazione di crisi finanziaria in cui la giunta ha condotto il Comune. Questo comportamento dell’assessore Renzi – ha affermato la minoranza – dovrebbe concludersi con le dimissioni per incompetenza e malafede nella gestione dell’ufficio. Occorre precisare che la legge finanziaria del 2007 ha previsto che nell’ipotesi in cui l’Ente Comunale entro il 31 maggio non sana la situazione debitoria in cui si trova, il presidente della Provincia verrà nominato Commissario ad acta insieme al sindaco per regolarizzare i conti del Comune. Questa situazione è estremamente pericolosa per i fornitori e le ditte locali che devono ancora ricevere dal Comune il pagamento per i lavori svolti.