MONTALTO DI CASTRO – Raid vandalico nella notte all’interno del cimitero di Montalto di Castro. Una banda di ignoti si è introdotta nel camposanto ed ha preso di mira oltre 14 tombe della zona nuova, colpendo, presumibilmente a suon di picconate, le pietre di marmo dei loculi. Ad accorgersi del grave scempio, il custode che come tutte le mattine era andato ad aprire i cancelli. Appena si è accorto di cosa era successo, ha chiamato i carabinieri che sono arrivati sul posto, avviando così le indagini. Nella mattinata, appena in paese si era sparsa la voce, centinaia di persone si sono recate al camposanto accertarsi dello stato dei loculi dei propri cari. Sul posto, per la valutazione dei danni, si sono recati anche gli assessori comunali rimasti sbigottiti dallo scempio messo in atto. «Abbiamo indetto una riunione a breve – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Angelo Brizi- bisogna intervenire con l’installazione di telecamere di videosorveglianza, la notte c’è anche il passaggio di un vigilantes, ma se questi vandali hanno scavalcato da qualche muro laterale era impossibile vederli». Infatti si tratterebbe di un atto deliberato, i cancelli erano chiusi. «Non crediamo a quello che è successo», ha detto una donna di Velletri che ha sporto denuncia presso i carabinieri, dopo aver trovato la tomba di un suo caro completamente danneggiata. «Non capiamo il gusto che ci provano a sfasciare tutto, noi chiediamo più controlli». Qualche mese fa lo stesso cimitero fu preso di mira dai ladri che in quel caso scardinarono statue e vasi di bronzo del valore di migliaia di euro. «L’amministrazione è esterrefatta – commentano dal Comune – si tratta di un atto molto grave, si spera che non sia stato messo in piedi da gente del posto. Un fatto premeditato e non casuale». Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe infatti stata violata la recinzione. «Ora interverremo per potenziare la sicurezza», tuonano gli assessori. I carabinieri di Montalto intanto hanno raccolto le denunce contro ignoti ed hanno avviato le indagini per risalire agli autori del grave gesto. Dalla cittadinanza si leva un grido: “Mettiamo le telecamere per la videosorveglianza, così i nostri cari potranno riposare in pace”.
Ale.Ro.