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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Operazione antiracket ed antiusura: arrestati cinque appartenenti al clan dei Casamonica

    Operazione anticrimine congiunta del Nucleo Investigativo Carabinieri di Viterbo, del Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O della Guardia di Finanza di Roma e dell’VIII Gruppo della Polizia Municipale di Roma, nei confronti di pluripregiudicati appartenenti al noto Clan dei Casamonica. Nell’ambito di una complessa e articolata indagine in materia di reati di estorsione ed usura, gli uomini delle tre forze di polizia hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: DI GUGLIELMI Sabatino (alias CASAMONICA Johnny), classe 1977; CORSI Pietro (alias PIERO), classe 1962; PLINI Paolo, classe 1954; TANZILLI Laura, classe 1984; CHICCA Dario, classe 1968.
    Nello stesso ambito di indagine, sono stati denunciati a piede libero altri 3 soggetti pluripregiudicati, tra cui il capo clan.
    Nel corso dell’odierna operazione di servizio, denominata “Jackal”, sono state, altresì, eseguite diverse perquisizioni domiciliari e personali anche a carico di ulteriori soggetti collegati agli arrestati, nonchè presso un club privato di intrattenimento, sito in provincia di Roma. La complessa indagine ha avuto origine nel febbraio 2008, quando personale dell’VIII Gruppo della Polizia Municipale di Roma, ha ricevuto la denuncia di una persona offesa, vittima di violenti episodi estorsivi e di usura da parte dei cinque arrestati. In particolare, la vittima degli episodi estorsivi ha denunciato gli accadimenti, dopo aver appreso, dai quotidiani locali, che parte dei soggetti coinvolti erano già attenzionati dalle tre Forze di Polizia, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Gli ulteriori sviluppi dell’attività investigativa, eseguita congiuntamente dagli operanti e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona del Sostituto Procuratore, dr. Leonardo Frisani, hanno permesso di appurare che i soggetti arrestati hanno posto in essere condotte connotate da forte violenza, anche con l’uso di armi, minacciando più volte di morte la parte offesa ed i prossimi congiunti, i quali, in un crescendo di violenza e minacce, sono stati costretti a consegnare, in pochissimi mesi, cambiali, assegni e orologi di rilevante valore, per complessivi 200.000,00 euro circa, a fronte di un debito iniziale pari a 30.000,00 euro. Infine, il denunciante è stato anche vittima di una rapina e di una articolata truffa per l’acquisto di un’autovettura di grossa cilindrata, pagata e mai consegnata, sempre ad opera dei medesimi soggetti. L’attività estorsiva posta in essere trova inquietanti analogie con gli episodi appurati nel febbraio 2008, per i quali sta procedendo la Procura della Repubblica di Viterbo. Nelle operazioni sono stati impiegati circa cento fra Carabinieri, Finanzieri e uomini della Polizia Municipale, con ausilio di reparti speciali e unità cinofile. Nelle perquisizioni è stato rinvenuto e sequestrato materiale ritenuto estremamente utile per il prosieguo delle indagini, in particolare un revolver, una pistola giocattolo modificata, della sostanza stupefacente del tipo hashish e documentazione attinente ai reati per cui si procede.