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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Rapina col taglierino alla Cariciv

    MONTALTO DI CASTRO – Rapina con taglierino stamattina alla filiale montaltese della Cassa di Risparmio di Civitavecchia che ha gli uffici in via Gravisca a pochi passi dal centro storico. Intorno alle 12,40 due uomini sui 40 anni con indosso delle tute simili a quelle utilizzate dagli operai dell’Ama, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Roma e nel comprensorio, sono entrati a volto scoperto nell’istituto di credito e si sono fatti consegnare il denaro. Secondo alcune testimonianze uno di loro portava gli occhiali da sole mentre il compagno avrebbe avuto occhiali da vista. Uno dei due malviventi avrebbe estratto un taglierino, puntandolo alla gola di uno degli impiegati presenti all’interno della banca castrense dove era perlatro in corso una procedura di verifica interna. Due clienti di Montalto di Castro sono stati costretti a spostarsi dietro il bancone, mentre i rapinatori prelevavano il denaro dalle casse. Secondo un primo conteggio avrebbero asportato poco più di 12.000 euro in contante. I due, una volta raccolto il bottino, sono scappati a bordo di una Citroen C3 risultata poi rubata a Roma. A fornire gli elementi utili alle indagini alcuni testimoni presenti al momento del fatto che, con grande abilità, sono riusciti anche a prendere il numero di targaMONTALTO dell’auto fuggita a forte velocità. Subito è scattato l’allarme e sul posto si sono precipitate le auto dei carabinieri di Montalto di Castro e della Compagnia di Tuscania, al comando del capitano Massimo Cuneo. Subito sono stati avviati posti di blocco su tutte le maggiori arterie di collegamento alla cittadina tirrenica, compresa l’Aurelia. Alle indagini ha preso parte anche la polizia del commissariato di Tarquinia, diretto dal vice questore Roberto Arneodo. Nelle prime ore del pomeriggio gli agenti sono riusciti a rintracciare la macchina lasciata abbandonata in località ‘‘La Rimedia’’, una strada sterrata situata dalle parti di Torre di Maremma. Sul posto, tra gli altri, l’ispettore capo Antonio Mancini e il vice Fernando Cosimi. Dei rapinatori però nessuna traccia. L’istituto di credito, come da prassi, ha poi esposto il cartello che annunciava la chiusura anticipata. Indagini a 360 gradi per risalire al volto dei rapinatori che potrebbero avere le ore contate. Fuori e dentro la banca erano infatti attive le telecamere a circuito chiuso che potrebbero aver immortalato i due malviventi. «Erano due persone con l’accento romano – MONTALTOha riferito uno dei clienti all’uscita dalla banca – mi hanno detto di spostarmi dietro il bancone continuando poi a ripetermi che era una rapina. Uno di loro ha poi messo la lama del taglierino sotto la gola di uno dei dipendenti, e l’ha tenuto sotto minaccia fino a quando non sono stati prelevati tutti i soldi disponibili, poi sono usciti di corsa». La gran parte del bottino prelevato sarebbe stato trovato disponibile dai rapinatori proprio perchè era in atto una verifica interna. Parte del denaro sarebbe stato trovato sul tavolo.

    Ale.Ro.