MAURO PAGLIARINI – Il 12 gennaio per lui sarà una una data storica visto che festeggerà le sue “nozze d’argento” con la pallanuoto iniziando da capitano con la Snc il suo 25esimo campionato di serie A. Una vita dedicata a questa disciplina sportiva e una leggenda della pallanuoto civitavecchiese ed italiana taglia questo prestigioso traguardo proprio nell’anno del ritorno della civitavecchiesità in seno alla società rossoceleste. Già perché nella prossima stagione sportiva la SNC ha di fatto impostato la squadra su i suoi più giovani talenti (il gruppo juniores) insieme a quei giocatori civitavecchiesi che in varie epoche hanno fatto la fortuna e storia della società attualmente presieduta da Ivano Iacomelli.
Capitano, un quarto di secolo in acqua. Dove trova ancora gli stimoli per restare in prima fila?
«Sintetizzo tutto con un’ unica parola: passione. Certo ogni anno che passa devo aumentare il lavoro in acqua per restare ai massimi livelli e, quindi, lavorando per mantenere la famiglia, devo “rubare” tutto tempo agli svaghi ed ai divertimenti per potermi allenare».
Una Snc tutta civitavecchiese (Nieves escluso).
«Finalmente. provo una sensazione bellissima per questa scelta della società».
Giovani e senatori insieme: neldove può arrivare la Snc?».
«Resto sempre con i piedi per terra, quindi intanto dico che dobbiamo arrivare prima di subito alla salvezza, poi inizieremo a pensare ad un campionato di vertice e poi ai play off. Abbiamo rivoluzionato la squadra e credo che noi ‘‘senatori’’ dovremo aiutare i i giovani in acqua e fuori. I baby non dovranno accontentarsi di andare in panchina in A2, ma devono avere più coraggio perché il progetto della società riguarda loro in prima persona».
Parte l’avventura anche della Coser. Che cosa augura al capitano Valeria Tusculano?
«Ovviamente di vincere. A Valeria, una ragazza molto presente anche alle nostre partite, auguro di tutto cuore una grande stagione personale e che ,insieme alla sua squadra, possa cogliere tante vittorie e centrare tranquillamente l’obiettivo di un campionato tranquillo».
VALERIA TUSCULANO – Ha 26 anni, ma nel giovanissimo gruppo della Coser è una veteranea Ha cominciato a giocare a pallanuoto a 11 anni e secondo quanto raccontano si sarebbe avvicinata alla pallanuoto affascinata dal modo di Aurelio Baffetti di difendere i pali della Snc. Proprio alla Snc ha mosso i primi passi, arrivando ai margini della prima squadra nella massima serie ancora giovanissima. Poi dal ‘99 ha indossato il berretto rosso della Coser, partecipando fattivamente alla scalata dalla serie C all’A2.
Allora capitano, che stagione si apre per la Coser?
«Abbiamo perso giocatrici senza dubbio importanti, come ad esempio Venere Tortora che non a caso gioca in A1 con la Roma, ma non sono assolutamente pessimista. Rispetto lo scorso anno si è cementata l’unità del gruppo e questo non è da poco. In più è tornata Laura Pieretti, che può assicurarci quella quantità di gol necessaria per traghettarci verso la salvezza».
E’ cambiato anche il coach: come è stato il passaggio da Simeoni a Cattaneo.
«Con Simeoni ho avuto un ottimo rapporto, ma anche con Cattaneo è nato subito un buon feeling. Abbiamo lavorato insieme nel settore giovanile e quindi conoscevo la sua metodologia di allenamento: è molto aggiornato sui nuovi sistemi di gioco e punta molto sul nuoto. Gli schemi? Sono simili a quelli dello scorso anno, ma applicati diversamente.
Valeria Tusculano è una bandiera della Coser. Dove vorrebbe arrivare con il Setterosa?
«Mi piacerebbe che la pallanuoto femminile civitavecchiese arrivasse a grandi livelli. Non so per quanto giocherò ancora, ma ci sono tante giovani che stanno crescendo e magari fra qualche anno proprio loro avvereranno il mio sogno.
Domani scatta anche l’A2 maschile. Vuole lanciare un messaggio al capitano della Snc Mauro Pagliarini?
«Seguo da sempre i rossocelesti e sarò sugli spalti anche quest’anno. A tutta la squadra va un sincero in bocca al lupo da tutte noi ed a Mauro i complimenti per come riesce a conciliare lavoro, ed il suo è davvero massacrante, famiglia e sport. é davvero un esempio per i giovani».