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    Cronaca
    15 Aprile 2013
    Solo in quattro alla nascita del ‘‘Patto anti atomo’’

    ROGGIOLANIMONTALTO DI CASTRO – Non c’erano il premio Nobel Dario Fo e la moglie Franca Rame. Non c’era nemmeno il loro figlio Jacopo, che ha inviato una nota d’adesione all’iniziativa. Non c’erano Gianni Mattioli e Grazia Francescato. Tanto meno c’era il musicista britannico Sting, o Jovanotti come annunciato nei giorni scorsi. Stamattina, davanti ai cancelli della centrale Enel di Montalto di Castro a sancire la nascita del ‘‘Patto anti-atomo’’ c’era solo il consigliere regionale dei Verdi della Toscana Fabio Roggiolani, con tre collaboratori, due dei quali esponevano la bandiera con il Sole che ride. Molti di più i carabinieri, i poliziotti e i vigili urbani dispiegati a protezione di una manifestazione che non c’é stata. “Noi – ha detto Roggiolani – abbiamo semplicemente convocato una conferenza stampa. Non rispondiamo di quello che hanno scritto i giornali. I nomi che sono circolati sono di coloro che hanno aderito all’iniziativa”. Poco dopo, ai quattro rappresentanti dei verdi si è aggiunto un gruppetto di ambientalisti locali, cinque o sei. “Noi – ha detto ancora Roggiolani – siamo qui per assumere l’impegno a costruire un nuovo comitato referendario, pronto ad entrare in azione subito dopo il primo provvedimento di legge del governo finalizzato alla costruzione di centrali nucleari”. “Da oggi il movimento ambientalista cambia pelle, non rappresenterà più solo il fronte del no e della denuncia e diventa il promotore di proposte serie, concrete e attuabili”, ha detto Roggiolani, che ha distribuito un documento con il quale i firmatari si prefiggono di “impedire con ogni mezzo non violento e democratico la follia del ritorno al nucleare”. Tra i firmatari del documento, oltre allo stesso Roggiolani, figurano appunto  il capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Enrico Fontana, l’ex ministro Gianni Mattioli, Dario Fo e Franca Rame, Nicola Caracciolo, Vittorio Emiliani, Alberto Asor Rosa, il responsabile ambiente della Cna, Tommaso Campanile, il climatologo Vincenzo Ferrara e il professor Pancio Pardi. “Da oggi – ha concluso Roggiolani – noi diremo no al nucleare e al carbone, sì senza se e senza ma, all’eolico, al solare, alle biomasse e a tutti le fonti energetiche alternative e rinnovabili. Lo diciamo oggi a Montalto, simbolo della lotta all’atomo, domani a Milano e, di volta in volta, in tutta Italia”.