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    Sanità
    15 Aprile 2013
    Tre Asl territoriali per Roma e provincia

    CIVITAVECCHIA – Riduzione di 522 posti letto negli ospedali del Lazio è riaccorpamento delle otto Asl di Roma e provincia in tre uniche aziende territoriali. Queste la misure fondamentali contenute nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e nel piano sanitario del 2009 predisposto dagli uffici commissariali del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera -che verrà sottoposto al tavolo tecnico del governo il 15 novembre- i posti letto passano da 19.089 a 18.567, obiettivo dal piano di rientro. L’ipotesi di governance, contenuta nel piano sanitario del 2009 che dovrà passare per le commissioni consiliari competenti e nell’aula del consiglio regionale, prevede la riduzione da otto Asl su Roma e provincia a tre. Come noto, per quanto riguarda la Asl Rm F la riduzione era prevista nel 2008 con i 55 posti della clinica Siligato, per la quale è stata avzanata una proposta di riconversione in hospice e Rsa, con 15 posti per l’hospice. Con l’eliminazione dei 55 posti della Siligato, la Asl Rm F resta con i 180 posti letto del San Paolo e gli 85 dell’ospedale Padre Pio di Bracciano. Entro il 2009 dovranno essre attivitati i presidi di prossimità di Ladispoli e Capena. Ma le novità annunciate dalla Regione per Roma e Provincia sono strutturali: «La proposta è di accorpare le attuali otto Asl di Roma e provincia in tre uniche aziende territoriali e ridurre le Aziende ospedaliere a tre». Lo ha detto il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino a margine del convegno Anaoo-Assomed parlando del Piano sanitario regionale. «Con un collegamento di questo tipo – ha spiegato Montino – garantiremo una programmazione dell’intervento e maggiore efficacia delle prestazioni». Immediate le reazioni politiche: «Sono contrario all’accorpamento delle Asl di Roma e Provincia». Lo ha detto il capogruppo della Socialisti riformisti alla Pisana, Donato Robilotta. «E’ una follia – ha aggiunto Robilotta – attuarlo in fase di Piano di rientro e comporterà più spesa che risparmio».

     

    ANAAO: “NEL 2008 SI E’ RISPARMIATO LA META’ DELL’OBIETTIVO DEL PIANO” – Nel 2008 si è risparmiato la metà rispetto agli obiettivi previsti dal Piano di rientro. La contrazione dei costi della sanità del Lazio si attesterà alla fine dell’anno a poco meno di 550 milioni, una cifra pari al 51 per cento della cifra prevista dal Piano ossia un miliardo 74mila euro. Sono alcuni dei dati forniti dal segretario regionale dell’Anaao Assomed (Associazione medici dirigenti), Donato Antonellis, durante l’incontro ‘La sanità della Regione Lazio: risanamento e sviluppo’. Nel dettaglio ammonta a soli 51 milioni la riduzione della spesa nel privato contro i 364 previsti. Dall’associazione un decalogo per il risparmio fissato dal Piano di rientro: commissariamento delle aziende sanitarie, riconversione delle strutture ospedaliere, revisione dell’assetto dei Policlinici, potenziamento dell’attività territoriale, definizione dei processi di accreditamento, revisione delle tariffe di remunerazione delle prestazioni, contratti di prestazione con i privati accreditati, interventi di edilizia ospedaliere, gestione centralizzata di alcune funzioni amministrative e centralizzazione di alcuni processi di approvvigionamento.

     

    MARRAZZO: “NEL 2009 LA RIDUZIONE DELLA SPESA SARA’ DI 500 MILIONI” – “Nel 2009 la riduzione della spesa sara’ di 500 milioni di euro”. Lo ha detto il presidente della Regione, Piero Marrazzo, intervenendo all’incontro organizzato dall’Anaao Assomed. “Nel 2007 la riduzione e’ stata di 200 milioni di euro – ha aggiunto Marrazzo – e nel 2008 di 250”.

     

    Documenti: Piano rete ospedaliera Lazio