logo
    Sanità
    22 Aprile 2013
    A Civitavecchia il Congresso dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani

    CIVITAVECCHIA – Si parlerà della laparoscopia nelle urgenze addominali domani mattina presso l’aula Montanari del Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito, in via Leopoli 36 a Civitavecchia. L’UOC di Chirurgia Generale e Mininvasiva diretta dal Prof. Alberto Quintiliani, ha infatti ricevuto per quest’anno l’incarico di organizzare proprio a Civitavecchia il congresso Laziale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI). Il congresso, che si aprirà con un saluto del Direttore Generale della Asl RmF prof. Marco Biagini, verterà principalmente sul ruolo della chirurgia laparoscopica nel campo delle urgenze addominali, traumatiche e non, patologia la cui frequenza è progressivamente e costantemente in aumento , soprattutto per quanto riguarda la traumatologia da incidenti stradali. In tale contesto la tecnica laparoscopica non ha ancora ottenuto, da parte della maggioranza dei chirurghi , quel consenso che invece le viene riconosciuto da anni e che la vede come tecnica di scelta , per il trattamento di numerose malattie. I lavori congressuali, che vedranno la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti nazionali nel campo della chirurgia laparoscopica ma che nel contempo riserveranno un attenzione particolare all’esperienza dei giovani chirurghi, cercherà quindi di precisare il ruolo e l’importanza della laparoscopia nel campo delle urgenze addominali, avvalendosi anche dell’esperienza e del contributo dell’equipe del Prof. Quintiliani. Inoltre, tra gli argomenti trattati in sede congressuale, particolare risalto verrà dato alla sezione relativa al Risk Management, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione e riduzione degli eventi avversi, spesso da imputare ad un inadeguata gestione del lavoro del personale medico e paramedico. L’organizzazione di un congresso così prestigioso è motivo di soddisfazione per la Asl RmF, ma è soprattutto un riconoscimento al lavoro svolto dal Prof. Quintiliani il quale, dal suo arrivo presso l’Ospedale San Paolo, ha dato un notevole impulso alla diffusione della chirurgia laparoscopica anche per il trattamento di patologie complesse, come quelle neoplastiche intestinali, contribuendo a ridurre la mobilità dei pazienti verso altri Ospedali.