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    22 Aprile 2013
    Civitavecchiese, Vespignani pronto a lasciare il timone ai fratelli Pomponi

    CALCIOSquadra a rischio retrocessione e società in vendita. Sono ore decisive per la Civitavecchiese. Dopo la sconfitta col Morolo la situazione è precipitata e mentre il solo team manager Pasquale Giampaglia rimaneva al fianco di mister Paolo Caputo mentre quest’ultimo cercava di scuotere l’ambiente e lanciare messaggi del tipo ‘‘non siamo morti’’ e ‘‘non molleremo’’, il presidente Vespignani e le alte sfere della dirigenza giocavano un’altra partita. La loro assenza si è scoperto essere dovuta ai convenevoli per salutare quei ‘‘man in black’’ che si erano presentati al Fattori. Nonostante lo stretto riserbo si è riusciti a scoprire che il drappello di uomini vestiti con ambiti da cerimonia, tutti rigorosamente muniti di occhiali scuri da sole, e che si muoveva in blocco lungo gli spalti, altro non era che il gruppo interessato alla società. Tra questi avevamo riconosciuto l’ex diesse della Lazio Gabriele Martino e poi l’ex capo ufficio stampa della Roma Dario Brugnoli, che abbiamo poi scoperto essere legati agli due uomini ‘‘misteriosi’’, che abbiamo poi scoperto essere anche gli uomini chiave della nuova manovra ocietaria. Si tratta dei fratelli Mauro e Luca Pomponi, molto noti nella capitale nell’ambito della ristorazione, con il pallino del calcio ed un sogno nel cassetto: creare un nuovo polo del calcio professionistico nell’hinterland romano. Sono loro ad aver messo sul tavolo un’offerta a Vespignani per rilevare la società dopo la mediazione di Ivano Iacomelli, notoriamente vicino ai quadri dirigenziali nerazzurri, e comunque legato ai Pomponi per questioni lavorative. Dopo la fuga di notizie di giovedì pomeriggio, ieri, il presidente Vespignani non si è potuto solo limitare a non smentire: «Sto mettendo a disposizione del gruppo guidato dai fratelli Pomponi i libri contabili della società – ha detto – e aspettiamo la loro decisione, che dovrebbe maturare nel giro di pochi giorni». Ma non c’erano proprio la possibilità di portare avanti la società da solo? «Purtroppo no – risponde – ma se la trattativa si chiude non esco di scena: rimarrò alla guida del settore giovanile». I Pomponi hanno fretta: sognano la C2 e mantenere la serie D per loro è necessario. Potrebbero subentrare subito e a quanto pare anche rinforzare la squadra con professionisti svincolati.

    C. Imp.