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    Politica
    22 Aprile 2013
    Ds, ‘‘congelato’’ il 40% delle tessere

    CONGRESSO

    di MASSIMILIANO MAGRI’

    Oltre il 40% degli iscritti domani non avranno facoltà di voto. È un vero e proprio colpo di scena quello che ha accompagnato stasera l’apertura dei lavori del congresso cittadino dei Ds. Il recente regolamento congressuale approvato a Roma si è abbattuto come una scure su tutti i nuovi iscritti, stabilendo invece che ad avere diritto di voto saranno solo coloro che siano tesserati da almeno tre anni, decisione che rischia di far calare il numero di iscritti, balzato a 900 per il 2007, a poco più della metà per quanto riguarda gli aventi diritto al voto, in linea con quello degli anni passati. «Una situazione paradossale», come denuncia Primo Petronilli, che proprio ieri aveva annunciato la propria adesione alla Mozione Angius, «perché al di fuori di ogni regola democratica, si impedisce a persone regolarmente iscritte di votare, come invece sarebbe loro diritto, solo perché qualcuno ritiene, anche in un quadro di grande fermento politico come quello civitavecchiese, che l’incremento del numero di iscritti sia ingiustificato». Una presa di posizione dura, che ben si comprende per gli effetti che la decisione potrebbe avere sugli equilibri all’interno della Quercia, dove per la prima volta, stando almeno al numero di tessere dichiarate, la Mozione Fassino, coordinata da Pietro Tidei, rischiava di perdere la maggioranza assoluta dei membri nella Direzione, davanti ad una ipotetica alleanza tra le aree Mussi e Angius. Proprio queste ultime due (e soprattutto la neonata mozione Angius) saranno quelle maggiormente penalizzate dalla decisione di Roma, spostando quindi nuovamente il baricentro del partito dalla parte dell’ex onorevole. Intanto stasera si sono aperti i lavori del congresso cittadino. Per primo si è provveduto all’elezione del presidente dell’assemblea congressuale, ruolo per il quale è stato scelto per acclamazione Tiziano Cerasa, su indicazione del senatore Giovanni Ranalli. Poi si sono presentate le tre mozioni, su cui domani si andrà al voto ed infine sono state composte due commissioni. La prima elettorale, che presiederà alle operazioni di voto, e la seconda politica che dovrà valutare i documenti che provengono dall’assemblea.