CIVITAVECCHIA – È deluso e perplesso il consigliere regionale di Prc Enrico Luciani. Deluso per aver perso definitivamente i due finanziamenti di 300 mila euro per cui si è tanto battuto negli anni passati e che avrebbero permesso l’inizio dei lavori di realizzazione dell’hospice oncologico di Civitavecchia. Perplesso perché il Comune non sembra aver fatto nulla in questo tempo per evitare che si arrivasse a questo punto. «In questi due anni – ha dichiarato Luciani – da quando cioé ho chiesto i due finanziamenti di 300 mila euro alla Regione, il Comune non ha fatto niente, non ha neanche aperto le pratiche necessarie per avviare i lavori né ha scritto una lettera d’intenti con cui avrebbe potuto bloccare questi finanziamenti». La realizzazione dell’hospice oncologico per il consigliere regionale Luciani, ma anche per il consigliere comunale di Prc Gino De Paolis e per l’associazione Adamo, che si occupa di assistenza ai malati terminali e del loro trasporto nelle strutture della Regione proprio per l’assenza sul territorio di una costruzione adeguata, è dunque una necessità per la città, visto anche l’elevato numero di persone che qui si ammala di tumore. «Purtroppo – ha aggiunto Luciani – proprio la settimana scorsa abbiamo avuto la conferma che i finanziamenti, il cui utilizzo scadeva il 30 giugno scorso, non si possono più recuperare. È una vergogna, e andrebbero chieste le dimissioni dei responsabili». Altro elemento di delusione per Rifondazione comunista è la mancata individuazione, ad oggi, di un terreno adatto alla costruzione dell’hospice. «La Commissione nominata dal Consiglio comunale, di cui faccio parte – ha dichiarato Gino De Paolis – si è riunita per quattro giorni ed è arrivata alla conclusione che Civitavecchia non ha a disposizione un terreno consono alla costruzione dell’hospice». Nel frattempo la proposta che sarebbe arrivata alla Commissione di utilizzare per l’hospice il terreno che si trova di fronte all’ospedale, di proprietà di un privato, in cambio della realizzazione anche di appartamenti e di un’area verde, è stata bocciata a priori da Rifondazione: «La realizzazione dell’hospice – ha detto Gino De Paolis – non può essere un’arma di scambio. Se il Comune, tramite un’esproprio di quel terreno destinato ad area verde, ne diventa l’unico proprietario, allora si può pensare di costruire lì l’hospice. Non prima. Nel frattempo noi di Rifondazione continueremo a batterci per avere un hospice oncologico a Civitavecchia».
Sanità
22 Aprile 2013
Hospice oncologico, saltano i finanziamenti