I Parrocchiani della Parrocchia di S. Francesco di Paola, riconoscenti per l’opera svolta,formulano al parroco Padre Cataldo di Maio sentiti auguri per il suo 40° anniversario di sacerdozio. E’ passato tanto tempo da quando il 18-2-1967 venne ordinato sacerdote nel Collegio Internazionale dei Padri Minimi a Roma.
Il suo primo apostolato è stato tra i giovani a Grottaglie (TA)come assistente, padre spirituale, confessore e insegnante. Dopo due anni, prima a Paola e poi a Corigliano Calabro, P. Cataldo trascorre otto anni a Bari con mansioni varie, tra cui quelle di superiore e Parroco. E’ in questo periodo che si laurea
brillantemente in Pedagogia all’Università Statale. Anche la Sicilia è stata meta del suo peregrinare Palermo e Marsala), poi è approdato a Roma come delegato generale del TOM, Superiore e Rettore di un convento. La penultima tappa, prima di arrivare a Civitavecchia, è stata Massalubrense, dove ha avuto modo di imparare l’ironia e l’arguzia tipica dei napoletani. Sono già quattro anni che è il nostro parroco e oggi rendiamo grazie a Dio per avercelo mandato.
Ci auguriamo che il Signore lo conservi a lungo con noi, in buona salute, per portare avanti quell’azione pastorale che tanto egregiamente svolge. Il nostro saluto affettuoso va anche a don Severino che quanto prima tornerà a Yaoundè in Camerun, per continuare la sua opera sacerdotale. Dal villaggio nativo di Mbalelon, per lui la strada è stata lunga e non sempre facile. Nel !999 è venuto a Roma per studiare filosofia alla Pontificia Università Gregoriana. Preziosa è stata la sua collaborazione con i gesuiti e l’aiuto, anche materiale, dei padri minimi di S. Francesco di Paola.
Una ulteriore difficoltà è stata costituita dalla sua scarsa conoscenza della lingua italiana che ha iniziato ad imparare in Italia, prima a Roma, poi a Milano e ancora in altre località del Lazio.
L’arrivo a Civitavecchia ha segnato l’ultima tappa del suo viaggio, prima del ritorno in patria. Don Severino è piuttosto riservato, di poche parole, ma il giorno che ha discusso la sua tesi di laurea in Filosofia a Roma, ha voluto apertamente ringraziare tutti quelli che gli sono stati vicino e lo hanno aiutato, tra gli altri il parroco (di cui dice che sta costruendo una comunità di benefattori) ed i gruppi parrocchiali (Terziari- Catechiste – Neocatecumenali etc.) nonché i singoli fedeli che gli hanno dimostrato la loro stima.
Don Severino, nella sua sposizione, ha detto grazie a tutti, ma siamo noi a doverlo ingraziare perché con la sua presenza in parrocchia ha contribuito al nostro arricchimento spirituale.
Siamo sicuri che questo legame di amicizia non si interromperà, anche se sarà lontano non ci dimenticherà e noi lo ricorderemo sempre con tanto affetto.
I parrocchiani
di San Francesco di Paola
Lettere
22 Aprile 2013
I parrocchiani di San Francesco di Paola ringraziano padre Cataldo e don Severino