logo
    Lettere
    22 Aprile 2013
    I politici pensino al bene comune

    E’ veramene molto triste osservare coloro che, chiamati dai cittadini al fine di occuparsi della “res publica” cioè la cosa pubblica, il bene comune di ognuno di noi e che dovrebbero rappresentare coloro che si adoperano per migliorare la nostra città, le nostre strade, le scuole dove i nostri bimbi vivono per parecchie ore, la salute, l’ambiente in cui respiriamo e viviamo, l’ordine pubblico, il lavoro e la casa beni essenziali alla sopravvivenza delle famiglie e tanto ancora, invece di prodigarsi in tutto questo unico motivo per cui ricoprono quegli incarichi, si perdono in liti di cortile come vecchie comari con indecorosi spettacoli e tutto questo sulla pelle dei cittadini. Forse hanno dimenticato quale era la vera funzione dell’amministratore pubblico e comunque anteponendo interessi di casta e personali dimenticano che mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata. Mentre proseguono le loro liti senza senso la città sta attraversando un periodo di sbando e criticità che potrebbero diventare irreparabili se non si interviene in tempo.Forse è il caso di pensare prima agli interessi dei cittadini poi a quelli di partito.
    Marco Tullio Cicerone
    (Lettera firmata)