di ROMINA MOSCONI
Con la vittoria per 3-1 sull’Ischia di Castro nel match di ritorno, gli juniores del Campo Oro hanno conquistato il passi per la finale del Torneo Mancinelli che si terrà sabato prossimo alle 17 alla stadio di Viterbo. I civitavecchiesi si sono imposti sugli avversari per la seconda volta (all’andata avevano vinto per 3-2) e ora si preparano a scendere in campo per la finalissima contro il Capranica Sutri, con la quale i gialloverdi hanno ancora qualche conto in sospeso. Sabato, dopo solo una manciata di secondi, i padroni di casa si sono portati in vantaggio per 1-0 con Rosalba che ha ben raccolto un cross dal centro e ha insaccato prontamente. I gialloverdi si sono poi portati all’attacco pressando i viterbesi che non ce l’hanno fatta a difendere la loro porta per più di 20’ e così Incalcaterra ha lanciato dal centro, Rosalba ha stoppato di petto e di destro ha insaccato. Intorno al 37’ del primo tempo c’è stato il lancio di Bianchi e Airi si è poi lanciato da solo alla riscossa e, in velocità, sbarazzandosi dei difensori avversari ha lanciato un tiro micidiale da destra finito in rete dietro l’incolpevole portiere viterbese. Al 45’ del primo tempo in contropiede l’Ischia di Castro ha sorpreso la difesa gialloverde e ha insaccato il gol della bandiera. Nel secondo tempo i ragazzi di mister Fusco hanno controllato la partita senza mai rischiare, ma producendo azioni che non si sono realizzate, infatti i padroni di casa hanno sfiorato con Scognamiglio, Airi e Rosalba, il 4° gol. «E’ una gioia immensa – ha commentato alla fine il bomber Rosalba – ancora non abbiamo smaltita la delusione di non aver vinto il campionato dopo aver dominato quasi fino alla fine. Se vinciamo dedichiamo la vittoria al nostro mister che ci è sempre stato vicino, a Marri e Saladini e anche al presidente Antonucci. Se ce la facciamo sarà la vittoria di tutta la città visto che delle squadre cittadine, ha vinto solo il Pro Campo nel ‘98». Soddisfazione ha espresso alla fine mister Fusco che, oltre a plaudire ai suoi pupilli, ha elogiato gli avversari, l’allenatore e i loro dirigenti.