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    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro a Montalto, il comitato Coisuc: “Arrestate Carai”

    MONTALTO DI CASTRO – Non si placano le polemiche nella cittadina castrense. Dopo la decisione del sindaco Salvatore Carai di anticipare le spese legali ad alcune delle otto famiglie dei minorenni indagati per stupro di gruppo ai danni di una quindicenne di Tarquinia, l’associazione dei consumatori, Coisuc (Confederazione sindacati utenti e consumatori), ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Nell’esposto gli avvocati Costantino Campi e Antonio Jezzi – in rappresentanza del comitato e sulla base dell’episodio che ha visto la senatrice Laura Allegrini richiedere l’intervento dei carabinieri per venire in possesso degli atti del Comune sulle spese legali agli otto giovani -, hanno chiesto il provvedimento cautelare nei confronti del sindaco di Montalto di Castro, Salvatore Carai, e dei funzionari che hanno firmato le determine per l’anticipazione delle spese legali a sette degli otto ragazzi accusati di stupro di gruppo. “Dovrebbero essere arrestati”, dicono i due legali, secondo i quali Carai e i funzionari, potrebbero alterare le prove, “come dimostra il fatto – sostengono – che hanno negato di far prendere visione delle determine ad alcuni consiglieri comunali di opposizione”. I due legali, tra l’altro, nell’esposto chiedono il sequestro probatorio delle determine e fanno riferimento ad un fascicolo aperto dal pubblico ministero Elisabetta Cotronei, per notizia criminis, relativo alle determine in questione. “Considerato che la Procura di Civitavecchia sta già indagando sul fatto, a maggior ragione sembra opportuno prendere cautele sull’integrità delle prove”, scrivono gli avvocati. In subordine, Campi e Jezzi chiedono la sospensione dall’ incarico dei funzionari e l’immediato sequestro di tutti gli atti relativi alle determine. E’ atteso a breve un comunicato stampa congiunto da parte degli avvocati difensori degli otto giovani minorenni di Montalto. Con ogni probabilità nella stessa giornata di oggi il sindaco Carai romperà il silenzio e farà delle dichiarazioni pubbliche sulla vicenda. Il primo cittadino intanto però ha tenuto a sottolineare che al di là della opportunità o meno di effettuare il provvedimento, “i documenti sono corretti e non rappresentano illeciti”.