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    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro a Montalto, il Comune secondo le agezie di stampa è pronto a revocare gli atti

    La giunta comunale di Montalto di Castro secondo quanto riportato dall’Ansa sarebbe pronta a revocare gli atti con i quali ha anticipato 5 mila euro a testa a sette degli 8 minorennidel posto  (uno avrebbe rifiutato) accusati di aver stuprato una quindicenne di Tarquinia al termine di una festa di compleanno, la notta tra il 30 aprile e il primo marzo. L’annuncio della revoca secondo le agenzie di stampa dovrebbe essere dato dal sindaco Salvatore Carai nelle prossime ore. Il primo cittadino al momento si trova all’estero e il suo rientro è previsto per lunedì ma c’è chi dice che arriverà in giornata. La giunta comunale di Montalto, secondo l’Ansa, stamane avrebbe formalizzato la decisione di revocare la delibera. Secondo quanto si è appreso da ambienti comunali, l’esecutivo si riunirà subito dopo l’arrivo del sindaco Carai ed approverà il documento di revoca “per ragioni d’opportunità”.
    Sulla vicenda che ha scatenato le reazioni del mondo politico e civile interviene anche Codici, il Centro di difesa dei cittadini, che ha espresso “Indignazione”. “E’ vergognoso – ha detto il segretario nazionale del Codici, Ivano Giacomelli – che un Comune non faccia nulla per assistere giuridicamente e psicologicamente una giovane donna che ha subito un tale danno interiore”. “Codici – ha aggiunto Giacomelli – non può restarsene inerte di fronte a tale vicenda e pertanto chiede un accesso agli atti amministrativi che dispongono il pagamento delle spese legali, e chiederà alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di verificare la legittimità delle spese locali. “Il potere pubblico viene utilizzato ancora una volta in maniera distorta: è scandaloso che i soldi pubblici vengano usati per pagare le spese legali a ragazzi accusati di stupro”.
    “Un atto di serietà e responsabilità “. Così la parlamentare della Margherita, Maura Leddi, commenta la notizia secondo la quale la giunta di Montalto di Castro sia in procinto di revocare la delibera. “Il consiglio comunale ora rifletta sul grave danno di immagine arrecato alla città e ai cittadini dal comportamento del sindaco – aggiunge la parlamentare – e da una decisione ad dir poco singolare. Se è vero, infatti, che la vicenda si sta concludendo nell’unico modo possibile, con l’annullamento della decisione, è comunque grave che si fosse stanziato denaro pubblico per la difesa di un gruppo di ragazzi accusati di reati sessuali”.
    A lanciare la controproposta è invece l’europarlamentare di Alternativa Sociale e segretario nazionale di Azione Sociale, Alessandra Mussolini, che ha annunciato di voler pagare le spese legali alla ragazza quindicenne vittima dello stupro di gruppo a Montalto di Castro. “Ho deciso – ha detto la Mussolini – di offrire alla giovane l’assistenza legale del mio avvocato, Franco Cardiello, garantendo la gratuità delle sue prestazioni. Donerò, inoltre, alla giovane una somma tratta dal finanziamento pubblico che il mio partito riceve per garantire, seppur indirettamente, il supporto dello Stato ad una vittima di violenza”. “Non basta – ha aggiunto la Mussolini – aver revocato l’ordinanza per cancellare la vergogna del sindaco di Montalto, reo di aver pensato di offrire una sorta di gratuito patrocinio al branco. Ho sempre combattuto perché il gratuito patrocinio per le vittime di violenza sessuale fosse inserito nel codice per sostenere economicamente e psicologicamente le donne in un momento così delicato”.