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    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro a Montalto, Lupetti: "Credo nella buona fede di Carai"

    MONTALTO DI CASTRO – “Sono disposta a credere alla buona fede del momento in cui il Sindaco ha inteso aiutare i ragazzi per spirito di solidarietà nei confronti di minorenni, suoi cittadini coinvolti, anche se come donna e madre sono molto vicina alla ragazza di Tarquinia e comunque non spetta a noi giudicare ma alla Magistratura”.  Con queste parole Elisabetta Lupetti interviene sul delicato caso di Montalto di Castro che vede il sindaco Carai travolto da un coro di dissensi dopo la sua decisione di anticipare le spese legali ad lacuni degli otto minorenni indagati per stupro di gruppo ai danni di una quindicenne di Tarquinia. La Lupetti esprimendo comprensione per il gesto di carai prende le distanze dal suo partito, An: “Per queste ragioni io e il mio gruppo dell’ala più estrema di An prendiamo le distanze dalle dichiarazioni dell’opposizione e mi spiego: ci sembra che i consiglieri di minoranza abbiano chiuso i cancelli quando i buoi erano già scappati, per dire che il polverone è stato sollevato dalla esponente della Cgil, che stimo e ringrazio, ma ci aspettavamo un maggiore controllo degli atti, dei fatti e del lavoro della giunta comunale da parte dei signori consiglieri”. “E’ chiaro che il denaro pubblico non si può spendere per usi privati e per un fatto così eclatante, ma comunque ribadisco che credo ancora nella buona fede del Sindaco Carai e nei motivi che lo hanno spinto a prendere questa decisione, certo si poteva limitare a trovare un posto di lavoro ai ragazzi ma da lì alla cessione del quinto, è meglio farlo fare alle banche! “