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    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro di gruppo a Montalto, Carai nella bufera

     “Sono esterrefatta”: così ha commentato lo stupro di gruppo avvenuto a Montalto di Castro, il ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini esprimendo “una grande vicinanza alla giovane ragazza che ha subito un trauma doloroso” e solidarietà alla sua famiglia.
    “Sono una garantista. Aggiungo che so che una eventuale pena dovrà avere come scopo il recupero dei colpevoli. Tra questo e quanto avvenuto – osserva Pollastrini – c’é di mezzo qualcosa di incomprensibile e per me inammissibile. Semmai il sindaco e la giunta comunale avrebbero dovuto impegnarsi a stanziare una somma per diffondere la cultura del rispetto delle donne e della tutela delle vittime. Con il ministro Amato – ha assicurato il ministro – valuteremo le iniziative del caso con la massima celerità e attenzione. Confermo che la priorità del ministero per i Diritti e le Pari Opportunità è la battaglia contro la violenza e le molestie alle donne, che è anche un mio impegno personale come donna, oltre che come ministro”.

    Sdegno, richieste di dimissioni immediate, due interrogazioni parlamentari e la vittima dello stupro che dice: “anche il comune è contro di me”. Sono queste in sostanza le principali reazioni alla delibera con la quale la giunta di Montalto di Castro, a Viterbo, guidata dal sindaco
    Salvatore Carai, ha deciso di anticipare 5 mila euro di spese legali ad alcuni degli otto minorenni accusati di aver stuprato una quindicenne di Tarquinia. La giovane, secondo quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare, sarebbe stata invitata durante una festa a fare una
    passeggiata in pineta da un ragazzo. I due sarebbero poi stati raggiunti da altri sette minorenni e gli otto ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, avrebbero a turno violentato la giovane. “Non potrò mai dimenticare del tutto quella notte – ha detto all’ANSA la 15enne vittima dello stupro – Quei ragazzi hanno poi raccontato ai poliziotti e ai loro genitori che io sarei stata consenziente: mi hanno insultata, hanno detto di me cose incredibili”. A proposito della delibera della giunta di Montalto la giovane, che ha denunciato e fatto arrestare gli otto ragazzi, haaggiunto: “Sono allibita, la considero una presa di posizione contro di me”. Per gli otto indagati lo scorso 9 luglio il Gip del Tribunale
    dei minori di Roma ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. “Le assistenti sociali mi hanno chiesto di aiutarli a trovare un’occupazione, ritenuta indispensabile per il loro recupero sociale – ha spiegato Carai, rieletto sindaco di Montalto il 28 maggio scorso – e io l’ho fatto impegnandoli nei lavori socialmente utili”. Per quanto riguarda il ‘prestito’ di 5 mila euro, Carai ha precisato che le famiglie degli indagati hanno fatto presente di non essere in grado di sostenere le spese legali e di non fidarsi della difesa d’ufficio. “Chissà cosa mi avrebbe risposto il sindaco di Montalto di Castro se anche io gli avessi chiesto di anticiparmi i soldi per costituirmi parte civile contro coloro che hanno stuprato mia figlia?”, ha protestato la madre della quindicenne di Tarquinia. Intanto il gruppo dell’Ulivo al Senato e il senatore di Forza Italia Giulio Marini hanno rivolto al ministro dell’Interno due interrogazioni parlamentari. “Con il ministro Amato valuteremo le iniziative del caso con la massima celerità e attenzione” ha detto il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini, “esterrefatta” per la delibera della giunta di Montalto. “Con il Ministro Amato – ha assicurato il ministro – valuteremo le iniziative del caso con la massima celerità e attenzione. Confermo che la priorità del Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità è la battaglia contro la violenza e le molestie alle donne, che è anche un mio impegno personale come donna, oltre che come Ministro”.