MONTALTO DI CASTRO – Fa discutere a Montalto di Castro la decisione del Comune di anticipare le spese legali per i ragazzi indagati per stupro di gruppo ai danni di una quindicenne di Tarquinia. Il sindaco Salvatore Carai si è infatti offerto di pagare tutte le spese processuali, utilizzando i soldi pubblici e avendo in cambio le buste paga dei ragazzi che hanno garantito di restituire i soldi. Due, degli otto minorenni, hanno rifiutato l’aiuto. Il gesto, che potrerebbe all’estremo il concetto di presunzione di innocenza, divide l’opinione pubblica a metà. Sembra infatti eccessivo l’aiuto economico che il primo cittadino abbia deciso di elargire alle famiglie coinvolte dalla vicenda. Carai da parte sua assicura: “I soldi saranno restituiti”. Gran parte dei ragazzi coinvolti dalla triste vicenda lavorano come operai. A Tarquinia anche la famiglia della pesunta vittima pare non abbia preso bene la notizia.