logo
    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro di gruppo: manifestazione in difesa di Carai

    MONTALTO DI CASTRO – C’erano circa duecento persone alla manifestazione organizzata davanti al municipio del paese intorno alle 17,30 a sostegno del sindaco di Montalto Castro, Salvatore Carai. Ad organizzarla sono stati ufficialmente i cittadini. Aperto da uno striscione con la scritta «Salvatore non mollare, siamo con te», é iniziato il corteo, composto all’ 80% da donne. I manifestanti hanno scandito lo slogan «Carai, resta dove stai». Il corteo, partito da piazza Gradisca, ha percorso circa 500 metri per raggiungere la piazza del Comune. «Salvatore è una persona onesta e ha fatto di Montalto un paese modello per i servizi sociali – dice una giovane donna in corteo – è quindi assurdo chiedere le sue dimissioni per aver aiutato dei ragazzi accusati di un reato gravissimo, ma che essendo minorenni vanno comunque aiutati a costruirsi una vita normale». «La ragazza ha tutta la nostra solidarietà e il nostro affetto e ha anche quello del sindaco Carai, che le ha chiesto scusa e si è detto pronto ad aiutarla. Essere vicina alla ragazza non significa però abbandonare a sé stessi gli altri otto minorenni». Mezz’ora dopo si è riunito il consiglio comunale per discutere e votare le due mozioni di sfiducia contro lo stesso Carai presentate da An e Forza Italia, in relazione ai provvedimenti con i quali l’amministrazione ha anticipato le spese legali a sette (uno però non ha incassato il denaro) degli otto minorenni del posto accusati di aver stuprato in gruppo una quindicenne di Tarquinia. In una sala consiliare gremita fino a scoppiare, il sindaco Salvatore Carai, in apertura di assemblea ha annunciato che il punto all’ordine del giorno relativo alla mozione di sfiducia nei suoi confronti sarebbe stato esaminato e votaoa per ultimo. Così è stato: con soli 5 voti a favore e 11 contrari la sfiducia a Carai non è passata. Al termine del consiglio ancora manifestazione. «Andate a vedere la spiaggia per portatori di handicap più bella eattrezzata d’Italia, voluta dal Carai», dice uno dei manifestanti. «Chiedete a tutti, anche agli avversari politici, cosa pensano di Carai: rimarrete sorpresi». Sulla mozione di sfiducia il partito di Alleanza nazionale si è spaccato, dopo la presa di distanza di Elisabetta Lupetti che ha giustificato il gesto di Carai, credendo nella sua buona fede.