MONTALTO DI CASTRO – Saranno interrogati martedì 29 maggio dal magistrato del tribunale per i minorenni di Roma, gli otto ragazzi montaltesi accusati di violenza di gruppo su una sedicenne di Tarquinia. In paese è ancora sconcerto per la drammatica notizia che vede gli otto minorenni agli arresti domicilari su disposizione del Gip. “Abbiamo preso gli atti di polizia giudiziaria soltanto stamane” ha spiegato l’avvocato Daniele Barbieri che difende uno degli otto minorenni. “Non conosciamo dunque affondo le carte. Noi siamo venuti a conoscenza soltanto del capo d’imputazione, art. 609 comma 8. Nei prossimi giorni avremo le idee chiare. Intanto i ragazzi si chiudono nel silenzio con le loro famiglie. Il sindaco della cittadina ha deciso che in occasione della festa dell’asparago non si procederà con i festeggiamenti collaterali, quali i fuochi d’artificio proprio per solidarizzare con le famiglie. “E’ un momento di riflessione attenta sul disagio giovanile”, ha detto il primo cittadino Salvatore Carai. A Tarquinia intanto le opinioni si dividono e presso l’istituto delle Benedettine, frequentato dalla giovane, presunta vittima, ci si domanda quale possa essere la verità. La ricostruzione vedrebbe la giovane vittima di una violenza ripetuta che si sarebbe consumata nella pineta di Montalto Marina la notte tra il 31 marzo e il primo aprile. La ragazza solo dopo qualche giorno dall’accaduto sarebbe riuscita a confessare la violenza a scuola, al preside che a sua volta ha interessato i Servizi sociali di Tarquinia dai quali è partita la denuncia.