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    Cronaca
    22 Aprile 2013
    Stupro di gruppo: proteste contro Carai <br />

    MONTALTO DI CASTRO – Forza Nuova e Alleanza Sociale domani (giovedì) alle 20 terranno una manifestazione di protesta davanti al Comune di Montalto di Castro. Alla manifestazione dovrebbero partecipare anche i leader dei due movimenti, Roberto Fiore e Alessandra Mussolini. «Andremo a chiedere – ha detto il segretario provinciale di Forza Nuova, Danila Annesi, le dimissioni del sindaco Salvatore Carai e della sua giunta, che hanno adottato l’odiosa decisione di anticipare le spese legali ad alcuni minorenni del posto accusati di stupro ai danni di una quindicenne di Tarquinia. Ma vogliamo anche esprimere solidarietà alla ragazza violentata e a tutte le donne vittime di abusi». Contro Carai anche Alleanza nazionale: la senatrice Laura Allegrini chiede ancora le dimissioni di Carai e annuncia un sit-in di protesta per venerdì alle 17 sotto il Comune, alla presenza dell’eurodeputato Angelilli e dei consiglieri comunali Fabiola Talenti e Marco Fedele. «Nessuno intende prendere le parti dei ragazzi o della ragazza, perché l’accertamento delle responsabilità è compito della magistratura – dice l’Allegrini – ma il sindaco l’ha fatta grossa e quindi deve dimettersi per i seguenti motivi: si è messo dalla parte degli imputati; ha fatto fare al Comune atti che non sono di sua competenza come ‘‘prestare danaro’’; ha speso danaro pubblico per finalità non proprie, distraendolo da finalità proprie; non si è curato del fatto che fosse implicato un suo parente per il quale è stato fatto, peraltro, un atto separato; ha perseverato nell’arroganza rendendo necessario l’intervento dei carabinieri per l’accesso agli atti, ponendo questo processo al centro dell’attenzione mediatica ha arrecato un gravissimo danno anche ai ragazzi imputati. Tutti questi fatti configurano ipotesi di diversi reati che la magistratura e la Corte dei conti stanno valutando». Anche la Talenti e Fedele incalzano il primo cittadino: «Ricordiamo che il sindaco ha in un primo momento dichiarato di voler annullare il provvedimento, pur sapendo che ciò non era possibile. Carai sapeva che i pagamenti erano già stati effettuati e che, quindi, le determine non potevano essere annullate. Ha tentato di giustificare il suo illecito comportamento con una fantomatica lettera del tribunale dei minorenni di Roma. Come se i magistrati del tribunale dei minorenni potessero avergli chiesto un provvedimento illecito. Questa scusa è assurda. Nonostante avessimo chiesto tutti gli atti amministrativi connessi e inerenti la pratica, ancora non abbiamo avuto copia della lettera del tribunale dei minorenni, né dell’istanza rivolta al sindaco dall’assistente sociale. Considerando il pregresso, dubitiamo che esistano». «È imbarazzante e umiliante, sia come cittadini che come consiglieri comunali di FI, quanto dichiarato da Carai – dicono invece Consolata Piras, Marco La Monica e Sergio Caci. Speravamo di ottenere dei chiarimenti, invece si è arrampicato sugli specchi. L’iter per accedere al contributo non è stato rispettato (commissione, delibera di giunta o di consiglio e determina di spesa). A questo punto ci sorge spontaneo il dubbio se questa prassi sia stata adottata già altre volte».