logo
    Sport
    22 Aprile 2013
    Vespignani svela i retrocescena del mancato accordo con i Pomponi

    «Conti in rosso? A me non risulta». Il presidente della Civitavecchiese Luigi Vespignani ha preso atto della decisione dei fratelli Pomponi di non acquistare il suo club, ma non ha condiviso le motivazioni fornite dai due imprenditori romani. «Mi dispiace che l’operazione non sia andata in porto – afferma la massima carica nerazzurra – e li ringrazio per non aver trascinato oltre la vicenda, risparmiandoci inutili perdite di tempo. Mi permetto però di dissentire sulle loro argomentazioni, soprattutto quando parlano di ostacoli insormontabili sui nostri conti». Un problema però, che fu la causa di un altro mancato matrimonio, quello con Umberto Tersigni. «Già in quel caso la situazione era diversa da come era stata dipinta – ribatte Vespignani – ma ora è addirittura migliorata… quindi è chiaro che se la trattativa non si è conclusa non è certo per questo motivo». Però Vespignani non può negare che fino a qualche giorno fa avrebbe messo la mano sul fuoco per garantire sulla serietà dei fratelli Pomponi, che aveva elogiato anche nella conferenza stampa dopo la gara col Bojano. «Una serietà – ribadisce Vespignani – che non sto mettendo in discussione nemmeno adesso, ma non posso certo sopportare che si parli di una situazione economica distastrosa del mio club, quando non è così». I Pomponi sono ormai il passato, il rush decisivo per arrivare ai play out che comincia domani al Fattori con la Narnese il presente, ma viene da chiedersi quale sarà il futuro. «Dobbiamo concentrarci su queste sei finali che ci attendono e tentarle tutte per rimanere in serie D – si congeda il presidente – e intanto andremo avanti con le nostre forze, come abbiamo sempre fatto e poi chi vivrà vedrà…».