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    Amministrazione
    20 Maggio 2013
    Ato 2: Ds pronti all'accordo, cauta la Margherita

    Prosegue la sequela di consigli aperti proposti dall'opposizione.

    Dopo lo scoglio del carbone la massima assise cittadina dalle 15 di domani sarà  alle prese con il settore idrico ed in particolare con il passaggio, assai discusso all'Ato2. Una nuova sfida soprattutto per la maggioranza, che per domattina ha programmato una riunione di coalizione per cercare di serrare le file. Di certo c'è che a sponsorizzare il passaggio all'Ato2 e quindi la radicale riorganizzazione del settore idrico ci sono i Ds ed in special modo il presidente del Consiglio Tiziano Cerasa, che sembra abbia già  incontrato in più occasioni i dirigenti dell'Acea, avanzando anche alcune ipotesi sulla suddivisione degli incarichi.

    Più cauta invece sembra la posizione della Margherita, che attende di sapere nel dettaglio quali saranno gli effetti del trasferimento del settore ad una Spa, come previsto dalla legge Galli.

    E le risposte potrebbero già  arrivare oggi, visto che al consiglio aperto dovrebbero partecipare esponenti di rilievo dell'Acea (forse anche lo stesso presidente), il quale sarà  chiamato a spiegare nei particolari modalità  e tempi del passaggio.

    Intanto però al Pincio circola già  un'ipotesi di piattaforma sulla quale lavorare con la società  romana, che prevede la presa in carico da parte della società  di tutti i lavoratori del settore e della disastrata rete cittadina, con la garanzia di un completo adeguamento delle tubazioni da eseguire nell'arco di tre anni. In più nelle casse del Comune sarebbero versati 350.000 euro l'anno per tutta la durata della concessione (che si preannuncia trentennale) e per il primo quinquennio sarebbero garantite tariffe estremamente convenienti.

    Proprio sui costi ai cittadini si potrebbero incontrare però le maggiori difficoltà , viste le tante proteste di numerosi comuni del Lazio, che dopo l'adesione all'Ato2 hanno visto lievitare le bollette (come già  denunciato anche da alcuni sindacati cittadini).

    Nulla invece si sa circa le proposte che saranno avanzate dalle opposizioni, la cui contrarietà  all'accordo è già  nota, e che potrebbero anche proporre soluzioni alternative alla cessione tout cour del settore idrico.