di RAFFAELE CIRULLO
Che fine ha fatto la bretella porto-A12, la cui realizzazione è attesa da quasi cinque anni? Il collegamento è stato inserito nelle priorità infrastrutturali del porto, per alleggerire ulteriormente la città dal traffico di auto, camion e pullman e migliorare la viabilità. Ma l’opera, che venne finanziata una prima volta dalla Provincia di Roma nel 2001, stenta a decollare, nonostante recentemente sia stata oggetto di un nuovo protocollo d’intesa e di una convenzione fra Anas, Autostrade per l’Italia e la stessa Provincia di Roma. Il problema è sempre lo stesso: il percorso. Già nella prima occasione la Giunta De Sio congelò i lavori non prendendo alcuna decisione sui due tracciati alternativi proposti in seguito a problemi e proteste provenienti da alcuni abitanti delle Molacce. Anche la nuova amministrazione, a quanto pare, vuole riflettere attentamente sul percorso, con il risultato di bloccare di nuovo un’opera che già sembra essere stata fatta digerire a fatica ai vari enti interessati. Stavolta è Autostrade a sollecitare il Pincio, mettendo le mani avanti sui ritardi: la spa, infatti, in una lettera inviata a tutti i soggetti coinvolti, chiarisce che il termine di sei mesi per la redazione del progetto preliminare, indicato nella convenzione, potrà decorrere solo quando l’amministrazione comunale avrà dato il proprio assenso al tracciato. E tutto, come scrive Autostrade per l’Italia, è fermo all’assessorato all’Urbanistica, dopo le riunioni di giugno e luglio, in cui Annalisa Tomassini aveva rappresentato la necessità del Comune di verificare le scelte della precedente giunta cittadina sul tracciato della bretella. Questione di pochissimi giorni, disse allora l’assessore, che indicò anche una data, quella del 4 agosto, come termine massimo in cui effettuare le verifiche. Da allora, però, tutto si è fermato, fino al sollecito della società autostradale, incaricata della progettazione, che non potrà partire fino al semaforo verde con le indicazioni del Comune, impegnato nei suoi controlli sul percorso e le aree interessate dalla bretella.
«Ho avuto un incontro con l’assessore provinciale e con Società Autostrade – ha detto la titolare dell’Urbanistica Tomassini – nel corso del quale ho avuto modo di prendere visione del progetto. Allora abbiamo deciso che ci saremmo incontrati nuovamente per parlare dell’opera solo dopo averla condivisa con la Giunta e la maggioranza. In fin dei conti non si tratta di realizzare un viottolo, ma un’opera che avrà un impatto importante sullo sviluppo e sull’assetto del territorio. Questo confronto però – prosegue Tomassini – non è ancora potuto succedere perché l’ambito nel quale dovrebbero essere discussi progetti come questi sono le commissioni consiliari, che però non si sono ancora costituite. Attenderemo la prossima settimana che questi organi finalmente si compongano, poi si potrà partire con la discussione su quest’opera, che è stata così convintamente sostenuta anche dalla Provincia. E questo è nelle mie intenzioni uno dei primi provvedimenti che dovrei proporre in commissione. Non dobbiamo forzarci e metterci fretta solo per il fatto che abbiamo già i soldi».