di ALESSANDRO LA ROSA


Sconfitta con l'onore delle armi per la Mojoli contro la Lazio nel penultimo turno della Coppa Italia di serie B2 pallavolo. Il team di Michele Sardone, sceso in campo decimato, ha ceduto per 3 a 1 contro la quotata formazione capitolina nonostante al termine di una vera e propria battaglia, come dimostrano i parziali: 27-29, 22-25, 25-21, 25-21.

All'appello non erano presenti i due palleggiatori rossoblu Sgambella e Dell'Aquila, i centrali Stefanini e Fiorentino e anche Vetriani, utilizzato nel ruolo di libero, non era nelle migliori condizioni. A complicare poi le cose anche un arbitraggio molto discutibile che, soprattutto nel primo parziale, ha penalizzato non di poco i rossoblu. Formazione inedita quella messa in campo da Sardone con Pallassini in regia e Guidozzi opposto (davvero buona la prova di quest'ultimo), Cristini e Violanti in banda con Piscini e Otgianu al centro. La novità  l'innesto di Vetriani nel ruolo di libero con Lisi in panchina come eventuale cambio sugli schiacciatori titolari (cosa avvenuta nel terzo set con la sostituzione di Violanti). Sin dalle prime battute la Mojoli è scesa in campo molto convinta mettendo in difficoltà  gli avversari che potevamo comuqnue contare di individualità , come Montesi e Cordovana, che nel corso dell'incontro hanno dimostrato di saper fare la differenza. Un grande plauso comunque alla truppa rossoblu che ha espresso un buon volley e che, nonostante le assenze, ha venduto cara la pelle al sestetto romano. «Rispetto alle condizioni iniziali – commenta Sardone – abbiamo fatto una bella prova. Le assenze in questo periodo ci stanno penalizzando molto ma, con tutta franchezza, meglio essere decimati in questa fasse della stagione che durante il campionato. Riguardo la gara potevamo fare anche meglio ma alla fine, non posso ritenermi soddisfatto perchè bbiamo perso, ma rinfrancato almeno per la buona prova dei miei ragazzi. Per la sfida contro il Casal Bertone (sarà  decisiva, ndr) di domenica spero di recuperare qualche elemento ma, ad essere sincero, non sono molto ottimista».