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    Sanità
    8 Giugno 2013
    Hospice oncologico, ruspe a lavoro

    CIVITAVECCHIA – Lanciato per la prima volta 7 anni fa il progetto dell’Hospice oncologico è pronto a “ripartire”.
    “Ci sono voluti anni di impegno, sinergia e caparbietà – spiega il consigliere regionale Sel Gino De Paolis – per giungere oggi a vedere le ruspe a lavoro per la realizzazione dell’hospice oncologico di Civitavecchia. Un progetto che, data l’enorme importanza, ha visto coinvolti tanti attori, tra istituzioni, amministrazioni, realtà economiche e sociali del territorio. Un gioco di squadra che oggi ci porta a brindare all’inizio della costruzione”. Il progetto dell’hospice oncologico – si legge nella nota – ha visto prima l’allora consigliere regionale, oggi vice sindaco Enrico Luciani raccogliere l’idea dell’associazione Adamo e sollevare alla Regione la questione dell’importanza dell’opera per l’intero comprensorio. Poi, nel 2007, da consigliere comunale, Gino De Paolis ha portato in Consiglio una mozione, approvata all’unanimità grazie alla quale una Commissione speciale del comune veniva investita del compito di verificare un eventuale terreno comunale dove poter edificare l’ospedale. Quest’area purtroppo non esisteva pertanto Gino De Paolis, stavolta da consigliere provinciale, nel 2009, riesce ad ottenere per il progetto l’emendamento al bilancio che prevede 1 milione e mezzo di euro per la sua realizzazione. L’anno successivo a questo impegno si aggiunge un altro milione di finanziamento da parte della Provincia. Da quel momento in poi tra il Comune di Civitavecchia, i comuni del territorio, l’Associazione Adamo, la Fondazione Cassa di Risparmio e il Vescovo Chenis prima e Marrucci dopo è iniziato un lavoro costante e impegnato, senza il quale l’opera non avrebbe mai potuto vedere la luce. E per il consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà si tratta di “un’emozione” motivo per cui “un riconoscimento speciale va alla sensibilità del presidente Zingaretti, dell’assessore Cecchini, dell’Assessore Rosati e di tutta la ex Giunta provinciale, del dottor Calicchia e del suo staff, in primis dell’architetto Roberto Del Signore, che da subito hanno compreso – scrive De Paolis – la grandezza del progetto, sostenendolo fino ad oggi”. E la struttura sarà dedicata al vescovo monsignor Carlo Chenis “che con il suo impegno – sottolinea il consigliere regionale – ci ha sostenuto fino alla fine, allontanando possibili distanze di carattere politico o amministrativo. Allo stesso modo e con lo stesso spirito va sottolineato il grande lavoro svolto dal vescovo Luigi Marrucci che con passione ha portato avanti l’impegno assunto”. Né è stato dimenticato l’impegno e la disponibilità del Comune e del presidente della Fondazione Cariciv, l’avvocato Vincenzo Cacciaglia, “che ha lavorato per la realizzazione del progetto definitivo – aggiunge De Paolis – e ha assolto alla funzione preziosissima di raccordo di tutte le realtà coinvolte, mettendo tra l’altro a disposizione la sede della Fondazione Cariciv per le Conferenze dei servizi. Grazie al presidente dell’associazione Adamo di Civitavecchia, Massimiliano Riccio, che ha sempre creduto nell’indispensabilità dell’opera per il territorio”. E ora che la struttura che “concretamente prende forma e che i vari Comuni coinvolti hanno sottoscritto un Protocollo di intesa, che vede Civitavecchia capofila del progetto – prosegue ancora De Paolis – restano aperte le questioni relative alle modalità di gestione. Inizia un percorso che deve essere il più possibile partecipato, che deve coinvolgere le realtà produttive e associative del territorio, i cittadini e i media locali. Continuiamo a lavorare, mettendo in campo le sinergie che ci hanno portato fin qui. Da parte di Zingaretti – conclude De Paolis – continua l’impegno anche in questo nuovo ruolo di Presidente della Regione, per arrivare a chiudere il cerchio e garantire una gestione dell’hospice che sarà naturalmente pubblica”.