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    Speciale medicina
    1 Agosto 2015
    Ecco lo specchio magico che ci dice se siamo malati

    Specchio, specchio delle mie brame, sono a rischio di malattie cardiache? Presto potreste ottenere una risposta, comodamente a casa, grazie a ‘Wize Mirror’, un nuovo strumento diagnostico dalla ‘superficie riflettente’, sviluppato da un consorzio di ricercatori e partner industriali provenienti da 7 diversi Paesi dell’Ue, con finanziamenti europei. A coordinare il progetto ‘Semeoticons’ è Sara Colantonio, ricercatrice dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) a Pisa. Il sistema si presenta proprio come uno specchio, ma incorpora uno scanner 3D, fotocamere multispettrali e sensori di gas per valutare la salute di chi viene riflesso. «E’ uno specchio a tutti gli effetti – racconta Colantonio – con telecamere e sensori di profondità simili a quelli che vengono usati nelle console dei videogame. E il nostro obiettivo è che in futuro ogni persona ne possa avere uno in casa». Lo ‘specchio magico’, infatti – come riporta anche la rivista ‘Biosystems Engineering’, su cui il lavoro è stato pubblicato – esamina il volto, il tessuto cutaneo, adiposo, le espressioni facciali e anche il colorito. Il software di riconoscimento facciale, in particolare, individua marcatori rivelatori di stress o ansia, mentre i sensori di gas analizzano il respiro dell’utente alla ricerca di composti che indichino l’abuso di alcol o l’abitudine al fumo. Gli scanner 3D analizzano la forma del viso per studiare il peso della persona, mentre le telecamere multispettrali sono in grado di stimare i livelli di frequenza cardiaca e dell’emoglobina. Dopo che il software ha analizzato tutti gli elementi – un’operazione che richiede solo pochi istanti – lo specchio calcola un punteggio che indica il livello di salute dell’utente, oltre a consigli personalizzati su come migliorare il proprio stato di benessere. «Grazie ai sensori acquisiamo immagini, video e scansioni in 3 D che vengono poi valutati per cercare segnali di rischio cardio-metabolico – prosegue l’esperta – come il colesterolo (dalla pelle) e la presenza di alcune sostanze legate alla glicazione. Tutti elementi che possono poi essere controllati nel tempo, sempre grazie allo specchio. Il primo prototipo non potrà avere un costo accessibile a tutti, per cui pensiamo di riservarlo a farmacie, palestre o centri benessere. Ma, quando la produzione aumenterà, il sogno è di farlo entrare nelle case di tutti gli italiani» attenti alla loro salute.