Lo squilibrio metabolico causato dalle radiazioni dei dispositivi wireless potrebbe essere causa di una serie di rischi per la salute, come ad esempio varie malattie neurodegenerative, fino ad arrivare anche al cancro. A suggerire questo collegamento è uno studio pubblicato sulla rivista ‘Electromagnetic Biology & Medicine’ da ricercatori dell’Istituto di patologia sperimentale, oncologia e radiobiologia di Kiev (Ucraina). Il lavoro esplora dati sperimentali relativi agli effetti metabolici delle radiazioni da radiofrequenza di bassa intensità sulle cellule viventi. Secondo l’autore principale dello studio, Igor Yakymenko, questo fenomeno, conosciuto come stress ossidativo, che dà luogo alla produzione di radicali liberi, potrebbe spiegare non solo disturbi lievi come mal di testa, affaticamento e irritazione cutanea, ma anche alcuni casi di cancro, conseguenti a esposizione prolungata alle fonti che lo producono. «Questi dati – segnala l’esperto – sono un chiaro segno del rischio reale che questo tipo di radiazioni rappresenta per la salute umana». L’articolo ricorda che i radicali liberi vengono prodotti come conseguenza delle aggressioni ambientali all’organismo, fra le quali si possono far rientrare le radiazioni da dispositivi wireless. Yakymenko raccomanda dunque un approccio «precauzionale» all’uso di tecnologie come telefoni cellulari e impianti per la connessione internet senza fili.
Speciale medicina
1 Agosto 2015
Uso eccessivo del wireless? Occhio alla salute