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    Speciale medicina
    5 Agosto 2015
    Specchio magico, mi ammalerò?

    Specchio specchio delle mie brame, sono a rischio di malattie cardiache? Presto la domanda potrà ottenere una risposta, comodamente a casa, grazie a Wize Mirror: un nuovo strumento diagnostico dalla superficie riflettente, sviluppato con finanziamenti europei da un consorzio di ricercatori e partner industriali provenienti da 7 Paesi Ue. A coordinare il progetto battezzato ‘Semeoticons’ è Sara Colantonio, ricercatrice dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) a Pisa. “E’ uno specchio a tutti gli effetti – spiega Colantonio – con telecamere e sensori di profondità simili a quelli che vengono usati nelle console dei videogame. E il nostro obiettivo è che in futuro ogni persona ne possa avere uno in casa”. Lo ‘specchio magico’ – riporta anche la rivista Biosystems Engineering, su cui il lavoro è stato pubblicato – esamina il volto, il tessuto cutaneo e adiposo, le espressioni facciali e anche il colorito. Un software di riconoscimento facciale individua marcatori rivelatori di stress o ansia, mentre sensori di gas analizzano il respiro alla ricerca di composti spia di abuso d’alcol o abitudine al fumo. Scanner 3D analizzano la forma del viso per studiare il peso, mentre le telecamere multispettrali stimano frequenza cardiaca e livelli di emoglobina. Dopo che il software ha analizzato i vari elementi, operazione che richiede pochi istanti, lo specchio calcola un punteggio che indica il livello di salute dell’utente ed elabora consigli personalizzati. “Grazie ai sensori acquisiamo immagini, video e scansioni in 3D che vengono poi valutati per cercare segnali di rischio cardio-metabolico. Tutti elementi che possono poi essere controllati nel tempo, sempre grazie allo specchio. Il primo prototipo – precisa Colantonio – non potrà avere un costo accessibile a tutti, per cui pensiamo di riservarlo a farmacie, palestre o centri benessere. Ma quando la produzione aumenterà, il sogno è di farlo entrare nelle case di tutti gli italiani” attenti alla salute. Gli studi clinici del dispositivo inizieranno il prossimo anno in tre siti in Francia (Lione) e Italia (Pisa e Milano), con l’obiettivo di confrontare i risultati ottenuti dal Wize Mirror con quelli di dispositivi diagnostici medici tradizionali.