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    Speciale medicina
    12 Settembre 2015
    Arriva sullo smartphone la cura per il mal di mare

    Tecnicamente si chiama cinetosi, per chi ne soffre è solo l’odiatissimo mal di movimento, d’auto o di mare. Che potrebbe essere un vago ricordo entro 5-10 anni al massimo grazie a un nuovo trattamento sviluppato da scienziati dell’Imperial College di Londra. La causa di cinetosi è ancora un mistero, ma una teoria popolare tra gli studiosi sostiene che ha a che fare con una sorta di ‘confusione’ che si viene a creare, proprio con il movimento, fra i messaggi che arrivano al nostro cervello da occhi e orecchie. Si tratta di un disturbo molto comune e che si manifesta con sintomi vari, da leggeri ad anche a molto pesanti: vertigini, nausea, sudorazione fredda e altro ancora. La ricerca pubblicato sulla rivista ‘Neurology’ dimostra che una lieve corrente elettrica applicata al cuoio capelluto può smorzare l’attività di una zona del cervello responsabile dell’elaborazione dei segnali di movimento, quando ci si trova su una barca o sulle montagne russe. In questo modo si aiuta il cervello a ridurre l’impatto degli input confusi, impedendo l’innescarsi del problema. Una tecnica sicura ed efficace che probabilmente sarà disponibile per chiunque a breve, sotto forma di piccoli dispositivi, assicurano gli studiosi. Arshad Qadeer, che ha condotto la ricerca, spiega: «Siamo certi che entro 5-10 anni la gente potrà acquistare un device anti-cinetosi in farmacia. Oppure speriamo che si possa integrare con il telefonino, per fornire una piccola quantità di energia elettrica tramite il jack per le cuffiette. In entrambi i casi, si dovrebbero collegare temporaneamente piccoli elettrodi sul cuoio capelluto prima di viaggiare. E poi si è liberi di viaggiare in traghetto».