Con la fine delle ferie in molti sono tornati al lavoro magari riposati, ma non in perfetta forma. Un italiano adulto su tre, infatti, rientra con un dolore da dover risolvere. Soprattutto «tendiniti e strappi ad arti superiori e inferiori, conseguenza di una vacanza all’insegna dello sport e del movimento. Spalle, gomito e polso, colonna vertebrale e ginocchia sono le parti del corpo più soggette a traumi durante gli sport e il movimento in vacanza». Lo spiega all’AdnKronos Salute Carlo Felice De Biase, ortopedico responsabile dell’Unità operativa semplice Ortopedia e Traumatologia arto superiore all’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma. «La colonna vertebrale – sottolinea l’esperto – è la struttura che spesso viene traumatizzata dallo sport ‘improvvisato’. Le torsioni e le sollecitazioni determinano sofferenza delle radici nervose e dei dischi intervertebrali o contrattura cervicale (torcicollo), con conseguente sciatalgia che ci blocca a letto. Quindi a volte torniamo dalla vacanza, ma non riusciamo a rientrare al lavoro». Sotto accusa anche le partitelle a tennis e pallavolo. «Molti vacanzieri tornano con traumi contusivi o da stiramento alla spalla. Un trauma diretto su questa articolazione può provocare danni alla cuffia dei rotatori, quell’insieme di muscoli che permettono l’elevazione e la rotazione della testa dell’omero. La fisioterapia ci permette di trattare tutte le distorsioni o stiramenti prodotti da questo tipo di traumi, ma in casi più gravi il paziente deve far ricorso all’artroscopia». Gomito e polso, aggiunge lo specialista, sono le articolazioni più colpite se ci si sottopone a un’attività fisica senza allenamento. «Chi per esempio dopo tanto tempo decide di giocare ad una partita di tennis, potrebbe rimanere vittima di una tendinite. La più dolorosa e più frequente è la epicondilite, meglio conosciuta come la malattia del tennista – continua De Biase – Si tratta di un disturbo molto doloroso che determina una limitazione funzionale. Tanti vacanzieri tornano a lavorare con questo problema, che di solito si risolve con grande difficoltà perché muovere il braccio provoca dolore. In questi casi bisogna mettersi a riposo». Il muscolo deve riposare: il polso deve restare immobile. «Numerose sono le terapie utilizzate per combattere l’epicondilite: quella topica con antinfiammatori, oppure ultrasuoni, tecarterapia, laserterapia o secondo la gravità infiltrazioni locali con corticosteroidi».
Speciale medicina
19 Settembre 2015
Acciacchi post ferie, colpiscono un italiano su tre