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    Energia e ambiente
    26 Settembre 2015
    Autunno in arrivo, sarà caldo e piovoso

    «Un autunno 2015 caldo e relativamente piovoso». Secondo Massimiliano Pasqui, ricercatore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, è probabile che i prossimi mesi siano caratterizzati da «temperature al di sopra della norma e da anomalie positive per quanto riguarda le precipitazioni». In base alle informazioni attuali e alle indicazioni ricavate dai «modelli sia numerici che statistici», spiega il climatologo, «per quanto riguarda il prossimo autunno la previsione è di un periodo caratterizzato da due impronte più importanti. Dal punto di vista della temperatura, il segnale più probabile sembra essere quello di valori al di sopra della norma del periodo, questo un po’ in linea con quello che è stato tutto il 2015 iniziato con un inverno molto caldo e proseguito quasi sempre con la presenza di anomalie termiche positive fino ad oggi».
    «Quindi – prosegue – anche per il prossimo autunno l’indicazione più evidente è quella di una probabile temperatura media stagionale al di sopra della norma e questo è confermato anche per i singoli mesi di settembre, ottobre e novembre». La previsione riguarda «gran parte del territorio nazionale» e «con maggiore evidenza le regioni centromeridionali mentre per le regioni settentrionali l’indicazione è per temperature in linea con le medie stagionali».
    Dopo il luglio più caldo di sempre, il 2015 si appresta a diventare l’anno più bollente della storia? Ancora presto per dirlo dal momento che «l’andamento stagionale può cambiare di molto e questo tipo di dato può subire forti variazioni». Quindi, spiega Pasqui, «è ovvio che non sappiamo se il 2015 si collocherà in cima alla classifica ma di certo non andrà molto lontano». Si può dire che quest’anno «si candida a essere uno degli anni più caldi di sempre».
    Altra indicazione importante riguarda le precipitazioni per le quali il climatologo prevede «anomalie positive». «La previsione più probabile è quella di avere precipitazioni al di sopra della norma soprattutto per quanto riguarda i mesi di ottobre e novembre – afferma il ricercatore – Sul territorio questa anomalia è sostanzialmente distribuita sui gran parte della Penisola, probabilmente le regioni centromeridionali potrebbero avere una anomalia più forte».
    Il climatologo spiega che questa è «un’indicazione a livello stagionale del probabile regime climatico che non ha legame diretto con eventi di forte intensità». Insomma non fornisce informazioni per la previsione di bombe d’acqua.
    Un pensiero all’appuntamento di Parigi con la conferenza sul clima che si terrà a dicembre. Per quanto riguarda il riscaldamento globale e la responsabilità dell’intervento dell’uomo sui cambiamenti climatici, «dal punto di vista del supporto delle informazioni scientifiche – dice Pasqui – il quadro è coerente da molti anni. Qui il punto è un cambio delle politiche e l’assunzione di responsabilità; si spera che questa conferenza dia un nuovo impulso anche per effetto delle posizioni del presidente Obama». «Adesso l’obiettivo è quello di fare dei cambiamenti dal punto di vista delle politiche economiche e sociali e della gestione di come noi viviamo sul nostro pianeta», conclude.