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    Energia e ambiente
    26 Settembre 2015
    In poche gocce la virtù delle piante

    Antisettiche, antimicotiche, dermoprotettive e lenitive. Sono alcune delle numerose proprietà degli oli essenziali, sostanze pregiate estratte dalla piante. Veri e propri ‘farmaci’ della natura secondo i principi dell’Aromaterapia. «Gli oli essenziali sono delle sostanze organiche prodotte dalle piante. Grazie alla particolare conformazione delle loro molecole questi oli riescono ad attraversare la barriera cutanea e a entrare in circolo, ematico e linfatico», spiega la naturopata Maria Victoria Tuan.
    «Se inalati giungeranno ai bronchi, poi agli alveoli bronchiali, da qui al sangue e quindi a tutti gli altri organi – prosegue – Tutti hanno un’azione battericida e batteriostatica, cioè riescono a uccidere e a non far proliferare i batteri. Essendo così ricchi di principi attivi, svolgono un ventaglio molto ampio di azioni oltre a quella antisettica. Esistono oli antinfiammatori, antivirali, antimicotici, cicatrizzanti, espettoranti e altri che hanno anche un’azione sulla sfera psicoemotiva e sono indicati per stress, insonnia, ansia, nervosismo, depressione», spiega Tuan.
    «Il loro impiego si divide in due grandi categorie: l’uso esterno e interno. In ogni caso vanno usati con molta cautela – avverte – Personalmente consiglio l’impiego degli oli per uso esterno: diffusione ambientale tramite la classica lampada brucia essenze (5-6 gocce nell’acqua che verrà scaldata); uso cosmetico, creando prodotti con pochi ingredienti di base e una sapiente miscelazione di oli essenziali (si possono aggiungere a creme, shampoo, bagnoschiuma, oli vegetali, ecc…)». Inoltre, «si possono realizzare sali profumati per bagni, maniluvi, pediluvi e semicupi».
    Sempre per uso esterno, risultano utili nei «suffumigi, molto efficaci in caso di affezioni del sistema respiratorio (tosse, raffreddore, mal di gola, sinusite)» e nei «massaggi, diluendo alcune gocce di oli essenziali in un olio di base vegetale (come mandorle, oliva, sesamo)».
    Per Alessandro Biancardi, fondatore insieme a Maria Elena Setti di Alchimia Natura, «gli oli essenziali sono l’espressione più alta della pianta e sono il ‘farmaco’ più potente che la natura abbia creato» dal momento che «hanno proprietà antisettiche, lenitive, antibiotiche, antimicotiche, dermoprotettive, ecc…».
    «In generale un olio essenziale deve avere queste caratteristiche che sono scritte in etichetta: nome botanico della pianta, provenienza, tipo di estrazione (per esempio, distillazione in corrente di vapore), nota (base, cuore, testa), produttore, specifiche se per uso alimentare, lotto e indicazioni dopo l’apertura», chiarisce. «Purtroppo – dice l’esperto di Scienze e Tecniche Erboristiche e Aromaterapia – frequentemente si trovano in commercio oli essenziali che sono estratti con solventi chimici e che se ingeriti o spalmati sulla pelle possono dare intossicazioni», avverte. Anche Biancardi ribadisce la raccomandazione a un uso attento di queste sostanze: «Possono essere pericolosi se ingeriti, alcuni sono dermocaustici e fotosensibilizzanti per questo vanno usati correttamente e si consigliano corsi di formazione».
    Insomma vanno maneggiati con cautela, usati nelle giuste diluizioni e tenuti lontani dalla portata dei bambini. Insomma: meglio rivolgersi ad esperti ed evitare il fai da te senza un’accurata preparazione.