In gravidanza si mangia in due, ma uno dei ‘commensali’, il bebè, è dipendente dall’altro, la mamma. E la sua salute si costruisce anche a tavola. Cruciali i primi mille giorni di vita, che corrispondono ai primi 2 anni del bambino più la vita fetale, e hanno una ricaduta del 70% su quello che sarà il suo futuro. Da qui la proposta lanciata in anteprima all’Expo di Milano dall’esperto dell’Istituto superiore di sanità Alberto Mantovani: un decalogo per insegnare alle future mamme l’uso responsabile della forchetta. Filo conduttore la dieta mediterranea, faro per orientarsi verso uno stile di vita sano. La bozza, “un testo aperto che andrà discusso all’Iss per poi essere condiviso”, parte da documenti ufficiali, come le Raccomandazioni europee per la prevenzione primaria delle malformazioni congenite (alle quali hanno contribuito anche esperti italiani). “Malformazioni che hanno un’incidenza complessiva del 3% sui nati (dati Oms)”, spiega Mantovani durante un incontro promosso dal ministero della Salute nello Spazio Donna ‘Me and We’ di Padiglione Italia. I suggerimenti strizzano l’occhio alla categoria sempre più nutrita delle ‘ecomamme’ attente alla sostenibilità degli stili di vita, e tengono in considerazione le nuove realtà di una società multietnica e contemporanea: mode che si fanno largo come la dieta vegana e la passione per il sushi, e sempre più donne straniere portatrici di diverse culture alimentari. Una rassegna di consigli che vanno dai cibi alleati al monito sull’alcol in gravidanza, dalle dritte anti-toxoplasmosi all’invito a prestare attenzione alla cottura degli alimenti e persino ai recipienti che si usano in cucina.
Speciale medicina
4 Ottobre 2015
Gravidanze, decalogo per mamme eco e bebè sani