logo
    Speciale medicina
    3 Novembre 2015
    Contrordine: la carne rossa fa bene a muscoli e cervello

    ROMA – Se state pensando di abbandonare per sempre la carne e vivere di solo tofu fermatevi. Non sarà necessario. I ricercatori della Oxford University hanno spiegato che non solo l’assunzione di carne rossa non è così dannosa, ma fa addirittura bene alla salute. E’ ottima per lo sviluppo del cervello, per i muscoli e addirittura per la fertilità.

    Dopo l’allarme lanciato dalla Oms, si è diffusa una vera ‘fobia degli insaccati’. E si prevede che la percentuale di vegetariani e vegani – pari al 10% secondo le ricerche della Mintel – continui ad aumentare. Tuttavia gli esperti continuano a suggerire di non abolire del tutto la carne ma diminuirla soltanto.
    I ricercatori della Oxford University hanno confermato che il consumo di carne aumenta le possibilità di sviluppare un tumore di un quinto. Ma dal momento che tale possibilità è del 6%, aumenterebbe solo fino al 7%. L’ideale sarebbe di mangiare 70 grammi di carne rossa al giorno.

    Un primo beneficio della carne rossa è quello di fornire energia al cervello. Questo organo, spiega al Daily Mail Robert Pickard della Meat Advisory Panel, consuma da solo il 20% dell’energia totale e la carne rossa è un ottima fonte energetica. Inoltre fornisce DHA, un grasso omega-3 che aiuta lo sviluppo delle attività cognitive.

    La carne rossa contiene la vitamina B12, responsabile della capacità replicativa delle cellule e del DNA. Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition ha dimostrato che le persone che non assumono prodotti di derivazione animale come carne, latte o uova, rischiano una carenza di vitamine B12.
    La carne rossa fornisce carnosina. Questo dipeptide si trova principalmente nei muscoli e nel cervello e aiuta a prevenire i morbi di Parkinson e Alzheimer e a contrastare l’invecchiamento. Inoltre contiene selenio che, secondo uno studio del Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, aumenta la produzione di spermatozoi e di conseguenza la fertilità maschile. (Adnkronos)