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    Energia e ambiente
    6 Novembre 2015
    A Napoli tre nuovi super contenitori per gli oli usati

    A Napoli arrivano tre nuovi contenitori per la raccolta degli oli lubrificanti usati. A seguito della convenzione tra il Comune di Napoli e il Coou verranno collocati nei centri di raccolta di via Saverio Gatto, via Salgari e viale della Resistenza per il ritiro gratuito dell’olio usato. Proprio a Napoli e provincia, nel 2014, sono state raccolte 7.270 tonnellate di oli lubrificanti, su un totale di 11.950 tonnellate recuperate nella Regione Campania. Un dato reso noto dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nell’ambito di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti.
    In occasione della tappa partenopea i ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a ‘Green League’, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
    L’assessore all’Ambiente e vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice ha sottolineato i risultati raggiunti nella raccolta differenziata nel capoluogo campano: «Stiamo facendo un corpo a corpo di ripristino della fiducia. Stiamo puntando sulla qualità e questo richiederà un po’ di tempo per ottenere delle performance accettabili». Del Giudice ha ricordato come in questi anni sia stato esteso il sistema di porta a porta in quanti più punti possibile della città: «I risultati sono intorno al 65 per cento» mentre la media cittadina della differenziata «scende, anche se questo numero viene calcolato con criteri diversi». Su tale valore incide infatti la «raccolta dell’inciviltà – ha spiegato – i cittadini che non vogliono fare la differenziata nei comuni limitrofi la scaricano su Napoli». Così «siamo al 28 per cento ma non ci accontentiamo per niente», ha detto Del Giudice annunciando l’intenzione di aprire entro la fine dell’anno altre due isole ecologiche per arrivare a un totale di 10. «Siamo partiti dal 15 per cento e abbiamo dovuto ristrutturare l’intera condizione culturale della città. Ora un aiuto nell’ultimo miglio da parte dei cittadini ci aiuterebbe moltissimo», ha concluso.
    Nel 2014 il Consorzio – che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, il 98% del totale raccoglibile. «I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Paolo Tomasi, presidente del Coou – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. La piccola parte che sfugge ancora alla nostra raccolta si concentra soprattutto nel ‘fai da te’, e per intercettarla abbiamo bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di centri di raccolta comunali adibiti anche al conferimento degli oli lubrificanti usati». «L’accordo siglato con il Comune di Napoli va proprio in questa direzione, perché ora i cittadini potranno conferire in tre centri della città l’olio lubrificante usato proveniente dal cambio fatto in proprio dagli automobilisti, contribuendo in questo modo alla salvaguardia dell’ambiente; l’olio usato sarà poi ritirato da una delle aziende di raccolta del Coou – ha concluso il presidente del Coou – e tornerà a nuova vita attraverso la rigenerazione, con grandi vantaggi per l’ecosistema e per la bolletta petrolifera del nostro Paese».